Integrazione a scuola, genitori in prima linea
L’associazione Genitori scuola Di Donato favorisce il dialogo culturale con attività sportive, teatro, ludoteca di Massimo Angeli
Ludoteca e doposcuola, sport e attività teatrali, danza classica e capoeira, ma anche lingua e cultura araba e cinese, danza del ventre, miniatura e bella grafia araba e persiana, gruppi di autoaiuto. Sono queste alcune delle attività, per grandi e piccini, che l’Associazione Genitori scuola Di Donato (www.genitorididonato.it) ha realizzato per favorire l’integrazione dei tanti bambini figli di immigrati che frequentano l’istituto. «Era il 2003 quando stimolati dal preside di allora, il professor Bruno Cacco, ci siamo fatti carico di ripristinare dei vecchi seminterrati della scuola, da anni in disuso e sommersi dalle immondizie», ricorda Mario Casari, presidente dell’associazione e padre di due bambini che frequentano l’istituto.
La riapertura di quegli spazi genera un circolo virtuoso che, velocemente, vede convergere sulla stessa scuola l’attenzione di professori ed istituzioni, al punto di fare della “Di Donato” un centro di aggregazione per tutto l’Esquilino. «Quando abbiamo iniziato le attività, la scuola era frequentata per il 56% da figli di immigrati, ed era già iniziata la fuga degli italiani, timorosi che, per questa forte presenza straniera, potesse abbassarsi il livello dell’insegnamento – prosegue Casari -. Da subito abbiamo puntato sulla qualità e, a distanza di soli quattro anni, anche le iscrizioni degli italiani sono tornate a crescere».
Oggi sono circa 200 le persone che, tutti i giorni, in orari extrascolastici frequentano aule, palestre e cortili della scuola di Via Bixio. La partecipazione alla cura della scuola e degli spazi del quartiere è uno dei principi guida dell’associazione; per questo, oltre al recupero degli spazi abbandonati dell’istituto, l’associazione si è battuta per il recupero dei giardini di piazza Vittorio e di piazza Manfredo Fanti, per l’apertura al quartiere delle palestre dell’ex istituto Silvio Pellico, per la realizzazione della piazza pedonale all’uscita della scuola e per l’attivazione di percorsi casa-scuola-gioco con attraversamenti sicuri. «Per quanto ci riguarda l’integrazione è un fatto molto concreto, pieno di obiettivi realizzati insieme – conclude Casari -. Siamo convinti che la conoscenza e lo scambio reciproco sia il modo migliore per consolidare la tolleranza ed il rispetto reciproco».
Di particolare significato il progetto “Polo Intermundia”, realizzato in collaborazione con l’assessorato alle Politiche educative e scolastiche del Comune. Aperto a tutti i cittadini, scuole e associazioni del I Municipio, il Polo vuole promuovere la conoscenza reciproca delle comunità migranti ed italiane creando un luogo di scambio e partecipazione. Ospitato negli stessi locali della scuola (Via Bixio 83), le attività prevedono corsi e laboratori di italiano, informatica, lingue straniere, laboratori interculturali, convegni, mostre e momenti di incontro. A breve partirà un progetto per l’animazione dei giardini di Piazza Vittorio, con 22 associazioni di residenti stranieri a darsi il cambio nell’organizzazione degli eventi.
12 novembre 2007