Arvas, 26 anni con i malati negli ospedali

L’associazione regionale volontari di assistenza sanitaria ha festeggiato il traguardo con una Messa a Santa Croce in Gerusalemme di Cla. Tan.

Si è svolta sabato 16 dicembre, nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme la 26ª Giornata dell’Arvas, l’Associazione regionale volontari assistenza sanitaria.

Il programma dell’iniziativa ha previsto, nella mattinata, una concelebrazione eucaristica dei cappellani delle strutture sanitarie locali, presieduta dal vescovo ausiliare Armando Brambilla, delegato per l’assistenza religiosa negli ospedali. Al termine della Messa, la consegna delle targhe e degli attestati ai volontari con 25, 20 e 10 anni di attività all’interno dell’associazione. Un’entità che, dal 18 marzo del 1980, è presente in maniera concreta nelle corsie degli ospedali del Lazio con un preciso obiettivo: «Essere a fianco dei malati, soprattutto a quelli in stato di abbandono e solitudine».

Nonostante i tanti – circa 2mila – volontari che operano nei Gruppi operativi locali (Gol), l’Arvas è oggi un’associazione «protesa in un processo di crescita e di ampliamento che prevede una maggiore visibilità e operatività nel servizio ai malati», come anticipano gli stessi coordinatori. Tra le iniziative, programmate con questo intento, c’è anche la nascita de “L’Abbraccio”, che ne sarà l’organo ufficiale d’informazione. Per saperne di più sulle attività e sui corsi proposti: telefono 06 5132000; e-mail arvas@tiscali.it; sito internet www.arvaslazio.it.

18 dicembre 2006

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