“Aquerò”: in 11 quadri, il cammino spirituale di Bernadette

Presentato a San Marco in Campidoglio l’oratorio sacro di Marcello Bronzetti, che ha introdotto la Notte Sacra del 12 maggio. Nella serata, annunciato anche il pellegrinaggio a Lourdes di fine agosto

“Aquerò”, in occitano “Quella là”: così Bernadette Soubirous chiamava la Madonna; così si intitola l’Oratorio sacro per coro ed ensemble ispirato alla veggente di Lourdes che sabato sera, 21 aprile, è stato rappresentato nella basilica di San Marco in Campidoglio per il 160° anniversario della prima apparizione. Un evento promosso dall’Opera romana pellegrinaggi, che ha introdotto e preparato la strada alla Notte Sacra che si svolgerà il prossimo 12 maggio.

«Si tratta di un’opera musicale che nasce dal desiderio di fare della musica e del teatro arti di evangelizzazione – ha spiegato Marcello Bronzetti, autore di spartiti e testi -, con un libero riferimento alla forma dell’oratorio: il linguaggio musicale coniuga sonorità e vocalità contemporanee al sapore classico di un coro e un’orchestra da camera». Aquerò non è solo il racconto delle apparizioni di Maria a Bernadette ma, più propriamente, del suo cammino spirituale. «Ambisce ad addentrarsi nell’esperienza umana della presenza di Dio – ha chiosato ancora Bronzetti -: è quella ricerca della carità che in Bernadette nasce come dono inaspettato e che negli anni a venire interesserà i pellegrini che si recheranno alla grotta di Lourdes pieni di speranza».

Nella foto, Fatima Rosati nei panni di Berandette

L’opera musicale è stata eseguita dal Coro Fideles et Amati diretto da Tina Vasaturo, che con Bronzetti è fra gli ideatori del Festival di Musica Sacra di Cortona e della Notte Sacra di Roma; nato nel 2002 nella parrocchia romana di Santa Silvia come servizio di animazione liturgica, è composto da oltre cinquanta coristi non professionisti di tutte le età. La più giovane è Fatima Rosati, 16 anni, che in  Aquerò intepreta Bernadette. «È per me un’emozione grandissima e un’esperienza intensa – ha detto poco prima della rappresentazione -: per prepararmi al meglio ho visto molti film su di lei e ho letto tanto per capire davvero cosa ha vissuto e provato».

L’oratorio è articolato in undici quadri: il primo ha una funzione introduttiva e illustra il viaggio di Bernadette da Lourdes a Nevers dove, a 22 anni, scelse di ritirarsi presso il convento delle suore della Carità per la troppa attenzione che stava attirando su di sé, e dove morì nel 1879. Si susseguono poi dieci scene, tante quante i grani di una decina del Rosario, strumento privilegiato di preghiera e di relazione con la Madonna per la santa francese. Le apparizioni sono presentate come un’esperienza da custodire nel cuore per la giovane mistica e il messaggio interiore che Maria le dona diviene riferimento di tutta la sua vita. Aquerò è dunque il racconto del cammino spirituale di Bernadette dal primo incontro con la Vergine – l’11 febbraio del 1858 presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi – alla sua morte.

La serata è stata anche l’occasione per presentare il prossimo pellegrinaggio diocesano e nazionale a Lourdes, in programma dal 27 al 30 agosto e che sarà presieduto dall’arcivescovo vicario Angelo De Donatis. «È un momento tradizionale di preghiera e comunità che la Chiesa di Roma, con le Chiese sorelle – ha chiosato monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi – vuole vivere per mettere nelle mani della Vergine Santa l’inizio del cammino del prossimo anno pastorale». La novità di quest’anno riguarda la convergenza del pellegrinaggio diocesano organizzato da Orp per le parrocchie di Roma e d’Italia e di quello per gli ammalati curato dall’Unitalsi romana e del Lazio: «Tutte le celebrazioni a Lourdes, che saranno presiedute dal vicario e dai vescovi ausiliari della nostra diocesi – ha detto Chiavarini -, le vivremo insieme».

23 aprile 2018