Approvato all’unanimità il bilancio dello Ior

Il Consiglio di Sovrintendenza lo ha trasmesso alla Commissione cardinalizia, che ha deliberato la distribuzione integrale degli utili

La notizia è arrivata ieri, 8 giugno, dalla Sala stampa vaticana: il Consiglio di Sovrintendenza dello Ior, in data 28 aprile, ha approvato «all’unanimità» il bilancio dell’esercizio 2019. Come da Statuto, ha trasmesso il documento alla Commissione cardinalizia, «evidenziando la solidità e l’elevata qualità dei dati finanziari dell’Istituto (livello di patrimonio e di liquidità) e la sua conformità ai più elevati standard internazionali».

In linea con le indicazioni di Papa Francesco, anche quest’anno la Commissione cardinalizia ha deliberato la distribuzione integrale degli utili. «Nel 2019 l’Istituto ha continuato, con rigore e prudenza, a fornire servizi finanziari allo Stato della Città del Vaticano e alla Chiesa Cattolica presente in tutto il mondo», è specificato nella nota. Non solo: lo Ior, assicurano dal Vaticano, «ha proseguito nel suo massimo impegno di assicurare piena e continua adesione ai principi e alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica in tutte le attività operative e in particolare, come priorità, nei processi di gestione e nelle politiche di investimento del patrimonio proprio e di quello della clientela».

Questi i dati finanziari chiave dell’Istituto nel 2019, espressi in euro: «5,1 miliardi la raccolta dai clienti (5,0 miliardi nel 2018), di cui 3,4 miliardi relativi al risparmio gestito e alla custodia titoli; 38,0 milioni l’utile netto (17,5 milioni nel 2018), risultato del processo di investimento risk-based e coerente con l’etica cattolica applicato alla gestione dei propri attivi; 630,3 milioni il patrimonio al 31 dicembre 2019 al netto della distribuzione degli utili». L’Istituto mantiene anche «un alto livello di liquidità» e durante il 2019 ha continuato a rafforzare la “squadra” dei dirigenti e ha incrementato gli investimenti nelle tecnologie.

9 giugno 2020