Approvata la riqualificazione dell’ex Fiera di Roma

Al via un progetto di rigenerazione urbana, con 3 ettari destinati a servizi pubblici di quartiere. La quantità di “edificato”: 67.500 metriquadri

Al via un progetto di rigenerazione urbana, con 3 ettari destinati a servizi pubblici di quartiere. La quantità di “edificato”: 67.500 metriquadri

«Prende ancora più consistenza il disegno di una città che cambia dal di dentro, dalle sue parti già costruite, dalle sue aree dismesse, così come è giusto che avvenga». L’assessore capitolino alla Trasformazione urbana Giovanni Caudo commenta con queste parole l’approvazione della delibera sulla riqualificazione della ex Fiera di Roma da parte dell’Assemblea capitolina avvenuta oggi, martedì 14 luglio, con 20 voti favorevoli, 7 contrari e 0 astenuti. Ora, prosegue, «anche nei 7,6 ettari di territorio abbandonato e degradato da un decennio, dove c’era la vecchia Fiera ed edifici non più utili e cadenti e dove è sempre esistito un muro continuo che costeggiava la Cristoforo Colombo interrompendo la continuità del verde pubblico ai margini della strada, si potrà avviare un importante progetto di rigenerazione urbana».

La trasformazione, assicura Caudo, avverrà secondo un percorso teso a garantire la qualità della progettazione, attraverso un concorso internazionale sul modello già utilizzato nel Progetto Flaminio. In tutto, dei 7,6 ettari del vecchio comprensorio saranno circa 3 quelli della Fiera destinati a servizi pubblici di quartiere. Anche la quantità di “edificato” è molto al di sotto di tutte le proposte di delibere precedenti: 67.500 mq contro i 91.300 previsti negli anni passati. In più, l’edificazione dovrà essere accompagnata dalla realizzazione di «un adeguato sistema di accessibilità pubblica su ferro – le parole di Caudo – e sarà subordinata a un documento di indirizzi per il concorso di progettazione urbana che sarà predisposto coinvolgendo i cittadini».
Per l’assessore quello che serve prioritariamente alla società che attualmente gestisce la Fiera nuova è «un rinnovato e credibile piano industriale». La delibera approvata dall’Assemblea capitolina, «nel fare gli interessi generali della città costituisce anche una opportunità in questa direzione». Si tratta, ribadisce anche il sindaco Ignazio Marino, di «una delibera sulla quale abbiamo lavorato con l’assessore Caudo dall’inizio della consiliatura, perché c’era la necessità di risolvere una questione che si trascinava da molti anni, ma anche di migliorare il modo in cui questa questione potesse essere risolta. Credo sia un passo avanti amministrativo concreto che ci permetterà di fare andare avanti l’impresa edile nella nostra città, ma con i criteri che noi ci eravamo dati durante la campagna elettorale. Abbiamo ridotto la cementificazione, affidato al Municipio gran parte dell’area in modo da realizzare servizi per i cittadini e risolto una questione che si trascinava da un decennio».

Anche per la presidente dell’Assemblea capitolina Valeria Baglio «la delibera approvata oggi è il segnale di un’Aula che dimostra voglia di fare, che riesce a raggiungere risultati importanti per la città. La delibera – conclude – è strategica, un esempio di risanamento economico di un settore fondamentale come quello fieristico e congressuale».

14 luglio 2015