Appello delle Chiese europee alla vaccinazione contro il coronavirus

Diffuso un messaggio in diverse lingue, firmato da Hollerich (Comece) e Krieger (Cec): «È il modo più efficace per contrastare la pandemia e salvare vite»

È firmato dal cardinale Jean-Claude Hollerich e dal reverendo Christian Krieger, rispettivamente presidenti della Comece (Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea ) e della Cec (Conferenza delle Chiese europee), il messaggio in diverse lingue diffuso oggi, 14 dicembre, e indirizzato alla popolazione di tutte l’Europa. Un appello a vaccinarsi contro il Covid-19, che muove dall’ascolto degli «esperti della scienza e della medicina. Crediamo – scrivono i leader dei due organismi europei – che la vaccinazione sia attualmente il modo più efficace per contrastare la pandemia e salvare vite umane. La vaccinazione offre protezione non solo a noi stessi ma anche ai nostri fratelli e sorelle, in particolare ai più fragili tra noi. È quindi un atto di amore e di cura e anche di responsabilità e di giustizia sociale».

Non manca, nella nota, una certa preoccupazione per la diffusione della pandemia. «Secondo recenti rapporti – si legge nel testo -, le infezioni da Covid-19 sono ancora in aumento in Europa, mentre medici e paramedici sono esausti e gli ospedali affrontano il rischio di un imminente collasso». Lo rivelano i numeri dei bollettini nazionali quotidiani, che fotografano ormai dappertutto una situazione di contagi e morti in aumento, soprattutto nei Paesi a più basso tasso di persone vaccinate. Nelle parole di Hollerich e Krieger, «le diverse percentuali di vaccinati in Europa offrono chiare indicazioni sulle cause di questa situazione drammatica. In diversi Stati membri dell’Unione europea – osservano – i numeri di coloro che si sono sottoposti a una vaccinazione completa, purtroppo, rimangono ancora molto al di sotto della soglia necessaria per arginare la diffusione del virus, nonostante i vaccini siano disponibili. Riconosciamo che la decisione di vaccinarsi può non essere facile e le ragioni di esitazione possono essere molteplici – ammettono -. Alcuni potrebbero non essere in grado di ricevere la vaccinazione a causa di gravi condizioni mediche. Altri possono avere paura o dubitare degli effetti del vaccino». Per tutti però l’invito è a «chiarire le loro preoccupazioni e prendere una decisione ben informata, dopo aver chiesto un parere professionale alle autorità competenti e agli esperti».

I rappresentanti dei due organismi religiosi si rivolgono infine a comunicatori e politici, stigmatizzando la «diffusione di informazioni false e affermazioni infondate nelle nostre società riguardo alla vaccinazione, che strumentalizzano la pandemia causando paura e polarizzazione in un momento in cui le nostre società hanno bisogno di coesione, unità e solidarietà. Facciamo un forte appello a tutti coloro che hanno responsabilità nella società, compresi i rappresentanti politici e i comunicatori, così come i membri delle nostre Chiese, per contrastare qualsiasi tentativo di disinformazione», aggiungono. In conclusione poi un ultimo riferimento alla diffusione dei vaccini a livello mondiale, con la richiesta all’Unione Europea e ai suoi Stati membri di intensificare gli sforzi globali «per assicurare un accesso equo ai vaccini contro il Covid-19 per tutti, anche nelle regioni con sistemi sanitari più deboli».

14 dicembre 2021