Appalti, nuove regole

Lotta alla corruzione nel settore degli appalti dopo l’inchiesta di “Mafia Capitale. Il Campidoglio cambia le regole, d’ora in poi sarà la casualità a decidere quali aziende saranno invitate all’apertura delle buste

Nuove direttive nel mondo degli appalti romani: dopo l’inchiesta su Mafia Capitale. Il Campidoglio ha reso note le nuove misure per aggiudicarsi le gare. Le ditte saranno sorteggiate, un discorso che vale anche per le municipalizzate. Ad annunciarlo ieri,21 gennaio, in Campidoglio, c’erano il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore capitolino alla Legalità e Trasparenza, Alfonso Sabella, magistrato, chiamato proprio dal primo cittadino all’indomani dello scandalo dell’inchiesta mondo di mezzo.

«Scelte chiare, in parte rivoluzionarie, per contrastare la corruzione» ha detto Marino. Il meccanismo in effetti è nuovo e affida tutto al caso. Il Campidoglio provvede ad accreditare un certo numero di aziende nel suo albo fornitori. Nel momento della gara una sorta di cervellone elettronico estrarrà a caso il numero prestabilito di soggetti davanti ad un pubblico ufficiale esterno all’amministrazione. Successivamente saranno inviate le notifiche alle imprese che faranno ognuna la loro offerta. E tra le novità, c’è che le aziende sorteggiate per la prima gara non potranno essere nuovamente sorteggiate per l’appalto successivo ma dovranno attendere la fine del giro.

Il principio di fondo delle nuove regole è eliminare gli appalti senza gara, ruotare dirigenti e funzionari che compongono le commissioni; rendere sempre pubblici, anche sul sito internet di Roma Capitale, tutti gli atti di gara, anche per quelle informali. E poi, niente gare nel mese di agosto, salvo ragioni eccezionali; stop all’eccessiva frammentazione delle gare in lotti e relazioni trimestrali degli uffici ai propri assessorati su affidamenti diretti e procedure negoziate e drastica riduzione dei contratti che affidano alle ditte anche il compito di progettare. «Un atto fondamentale per dimostrare con i fatti che quel ‘mondo di mezzo’ – ha detto il primo cittadino – , ha troppo a lungo inquinato la gestione della città, ed ora è finito per sempre».

Roma Capitale s’impegna a costituire un albo dei dirigenti e funzionari membri di commissione, tra i quali scegliere di volta in volta con sorteggio e in ogni caso a rotazione. Sabella ha ricordato che «la criminalità è sempre un passo avanti a noi ma con queste nuove regole, e il controllo sistematico di tutte le procedure, l’aggiudicazione degli appalti sarà realmente trasparente».

 

22 gennaio 2015