Aperto un nuovo punto di frontiera tra Romania e Ucraina

Il primo ministro romeno: «In questi momenti difficili, dobbiamo dare insieme prova di solidarietà». Il grazie del capo di governo ucraino: «Verso l’integrazione europea»

Dall’inizio della guerra nella scorsa primavera, l’Ucraina ha inviato in Europa, via Romania, oltre 6,5 milioni tonnellate di cereali. Oggi, 11 novembre, i due Paesi vicini hanno aperto un nuovo punto di frontiera, con dogana a Vicovu de Sus (nel distretto di Suceava, Romania) – Krasnoilsk (Ucraina), alla presenza dei capi di governo romeno e ucraino, Nicolae Ciucă e Denys Šmyhal.

«È il primo punto di confine che si apre dopo tanti anni tra i nostri Paesi. Un punto di passaggio non solo tra Ucraina e Romania, ma tra l’Ucraina e l’Unione europea», ha dichiarato il primo ministro romeno Ciucă, in una conferenza stampa. «In questi momenti difficili per l’Ucraina – ha aggiunto -, dopo l’inizio dell’aggressione russa, dobbiamo dare insieme prova di solidarietà». Il capo del governo ucraino ha ringraziato le autorità romene e ha spiegato che «il nuovo punto di frontiera rappresenta un ravvicinamento tra i nostri Paesi e una conferma del nostro cammino verso l’integrazione europea». Šmyhal ha informato inoltre che questo è il settimo punto di confine tra i due Paesi e che si lavora per l’apertura e l’allestimento di altri sette.

Nei giorni scorsi le autorità romene hanno comunicato che sono già iniziati i preparativi per accogliere una nuova ondata di rifugiati ucraini, con l’arrivo del freddo invernale: tanti ucraini trasferiti in altre zone del loro Paese vivono, infatti, in condizioni difficili, aggravate ora dalla distruzione dell’infrastruttura energetica ucraina da parte dell’esercito russo.

11 novembre 2022