Antonov, ambasciatore russo negli Usa: «L’Occidente spinge all’Armageddon nucleare»

Il diplomatico commenta alcune dichiarazioni sull’uso di munizioni all’uranio impoverito. Intanto rallenta l’offensiva russa a Bakhmut ma aumentano le operazioni ad Avdiivka

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov lo afferma con sicurezza: «I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare». La dichiarazione è arrivata come risposta alle dichiarazioni di alcuni alti funzionari statunitensi relative alle munizioni all’uranio impoverito, che sarebbero utilizzate da decenni senza rischi elevati. «Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili», le parole di Antonov.

A mettere in moto la questione, la decisione annunciata lunedì 20 marzo dal governo britannico di fornire a Kiev munizioni anticarro perforanti all’uranio impoverito, rimbalzata sui media ucraini. Immediata la reazione del presidente russo Vladimir Putin, che ha assicurato che la Russia «reagirà»se Londra dovesse davvero inviare questo tipo di forniture. A rincarare la dose, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, secondo cui con le dichiarazioni del Regno Unito lo scontro nucleare è ormai «a un passo».

Intanto sul territorio rallenta l’offensiva russa a Bakhmut, nell’Ucraina orientale, mentre aumenta il passo delle operazioni nella vicina Avdiivka, circa 55 chilometri a sud-ovest di Bakhmut: lo scrive, riferisce il Guardian, l’Istituto per lo Studio della Guerra nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. L’obiettivo sarebbe quello di accerchiare la città. Anche il ministero della Difesa britannico, nel suo aggiornamento di intelligence, parla di una «possibilità realistica» che l’assalto russo a Bakhmut stia perdendo lo slancio limitato che aveva ottenuto, in parte poiché alcune unità sono state riallocate in altri settori.

23 marzo 2023