Andrea Benzo è l’Inviato speciale dell’Italia per la libertà religiosa

Lo ha nominato il governo Draghi. La fondazione pontificia Acs: «Sia tempestivamente coinvolto nei processi consultivi relativi alle aree in cui i conflitti mettono a repentaglio questo diritto»

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) saluta con soddisfazione la nomina dell’Inviato speciale dell’Italia per la libertà religiosa. La scelta del governo Draghi è caduta sul consigliere diplomatico Andrea Benzo. Un passo avanti, commentano dalla fondazione, nella battaglia perché «la libertà religiosa venga considerata una libertà di serie A».

Da circa due anni Acs «si batteva per conseguire questo importante risultato – ricordano il presidente Alfredo Mantovano e il direttore Alessandro Monteduro -. Tale nomina è particolarmente rilevante perché oggi questo fondamentale diritto non è rispettato in 62 dei 196 Paesi sovrani (31,6% del totale). Il 67% circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi di persone, vive in nazioni in cui si verificano gravi violazioni di tale libertà, ed era necessario che anche l’Italia si dotasse di un Inviato speciale – aggiungono -, considerato che una carica analoga era già stata istituita in un gran numero di nazioni, quali Stati Uniti, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, Polonia, Regno Unito e Germania».

Ora l’auspicio della fondazione pontificia è che «l’Inviato speciale sia tempestivamente coinvolto nei processi consultivi e decisionali relativi alle aree in cui i conflitti mettono a repentaglio questo fondamentale diritto». Quindi, un ringraziamento a «Paolo Formentini che si è impegnato con grande convinzione per il conseguimento di questo risultato, che rappresenta un passo importante nella direzione di un pieno riconoscimento della libertà religiosa in ogni singola nazione del mondo».

27 maggio 2022