Ancora una vittima in Perù

Continuano le proteste, soprattutto nelle regioni meridionali. L’Onu invita il governo al «rispetto dei diritti umani». La solidarietà della Chiesa del Paraguay

Non si placano proteste e disordini in Perù, soprattutto nelle regioni meridionali di Cuzco, Puno e Arequipa. Proprio a Cuzco un’altra persona è morta negli scontri tra i manifestanti che cercavano di riprendere il controllo dell’aeroporto e la polizia: un uomo, ucciso da un colpo di arma da fuoco, che si aggiunge alle 7 persone morte lunedì 9 gennaio a Juliaca, nella regione di Puno, con la stessa modalità.

Proprio queste circostanze fanno pensare ad abusi nella repressione messa in atto dalle forze di polizia. Al punto che anche il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres «segue con preoccupazione la situazione in Perù ed è profondamente scioccato dal numero di morti registrati nel contesto delle proteste», ha assicurato il suo portavoce Stephan Dujarric, in una conferenza stampa nella sede Onu di New York. Guterres, ha aggiunto, «esorta le autorità a garantire il rispetto dei diritti umani e ad assicurare che venga condotta un’indagine diligente, indipendente, imparziale e trasparente sulle accuse di uso eccessivo della forza e violazioni dei diritti umani». Ancora, il segretario generale dell’Onu sottolinea che le manifestazioni devono svolgersi pacificamente, nel rispetto della vita e della proprietà pubblica e privata.

Il portavoce Onu, insomma, ha rafforzato la dichiarazione che il Sistema delle Nazioni Unite in Perù aveva fatto poco prima: le agenzie, fondi e programmi dell’Onu nel Paese sudamericano «deplorano profondamente» la perdita di vite umane nel contesto delle proteste sociali che si stanno verificando nel Paese.

Sulla grave situazione del Perù, devastato dalla crisi politica e sociale, è intervenuta anche la Conferenza episcopale del Paraguay, da cui arriva un comunicato di solidarietà con il popolo peruviano. «I vescovi del Paraguay – si legge nella dichiarazione – sono solidali con il popolo peruviano e si uniscono alla dichiarazione dei vescovi del Perù, che condannano la morte di 17 persone e più di 60 feriti, tra civili e poliziotti, a seguito delle proteste cittadine nella regione di Puno, il 9 gennaio».

13 gennaio 2023