Ancora una strage in una scuola americana: 7 morti in un’elementare di Nashville

Tra le vittime anche 3 bambini. A sparare un’ex alunna di 28 anni, Audrey Elizabeth Hale, armata di due fucili e una pistola. È la 129ª sparatoria di massa negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. La donna, nessun precedente penale, sembra aver compiuto un atto mirato

Bandiere a mezz’asta alla Casa Bianca e in tutti gli edifici pubblici statunitensi fino al 31 marzo, in onore delle vittime della strage compita ieri alla Covenant School di Nashville, Tennesse, dove un’ex alunna di 28 anni, Audrey Elizabeth Hale, armata di due fucili e una pistola, ha aperto il fuoco uccidendo 6 persone, tra cui 3 bambini, prima di essere a sua volta uccisa dalla polizia. È la 129ª sparatoria di massa negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. Complessivamente, dal massacro nel liceo Columbine nel 199 a oggi, nelle scuole e nei college americani sono morte a causa di stragi di massa – vale a dire con quattro o più morti – almeno 175 persone. Raro il caso che ad aprire il fuoco sia una donna: le rilevazioni di Violence Project stimano solo in 4 casi le sparatorie di massa compiute da mano femminile dal 1996.

A evitare il peggio alla Covenant School, dove circa 200 studenti seguivano le lezioni, il tempestivo intervento della polizia, che ha fermato la killer al secondo piano dell’edificio, nell’atrio, senza darle in tempo di entrare in nessuna classe. Dalla chiamata al 911 alla sua uccisione sono passati solo 14 minuti. Nessun precedente penale alle spalle, laureata l’anno scorso al Nossi College of Art, Hale ha compiuto un atto mirato, ha spiegato la polizia dopo averla identificata, messo a punto dopo aver sorvegliato e studiato nel dettaglio le piantine e le mappe della scuola. Secondo gli  inquirenti, era «risentita» per aver dovuto frequentare una scuola cattolica. Sembra che avesse preso in considerazione almeno un’altra scuola come possibile bersaglio del suo attacco, ma aveva alla fine optato per quella cristiana di Covenant perché aveva meno sicurezza. La polizia sta ancora «analizzando i filmati all’interno della scuola per capire esattamente cosa sia accaduto» ma ha reso noto di aver trovato un manifesto nella casa dell’assassina e di star lavorando sul possibile movente.

«Un’altra sparatoria in una scuola. Sono senza parole – è il commento della first lady statunitense Jill Biden -. I nostri bambini meritano molto meglio». Le scuole «dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quando è troppo è troppo, il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di agire?», ha aggiunto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, tornando a chiedere a nome del presidente Biden il divieto delle armi d’assalto. Un divieto che il presidente chiede, senza successo, da quando è entrato alla Casa Bianca scontrandosi con l’opposizione dei repubblicani in Congresso, che vedono nella difesa del secondo emendamento, una delle loro maggiori battaglie. Nelle parole del leader della Casa Bianca Joe Biden, «quanto accaduto a Nashville è un incubo. Dobbiamo fare di più contro la violenza di armi da fuoco. Dobbiamo agire per proteggere le scuole».

28 marzo 2023