Anche le carceri in preghiera per la pace

Don Grimaldi: «La situazione che il mondo sta vivendo chiama tutti alla solidarietà umana». L’invito ad accogliere l’appello di Francesco per la giornata del 2 marzo

Anche le carceri italiane rispondono all’appello di Papa Francesco per la giornata di preghiera e digiuno del 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, per la pace in Ucraina. In una lettera inviata a tutti gli operatori di pastorale carceraria, don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani degli istituti penitenziari d’Italia, invita «ogni uomo di buona volontà, ogni comunità, ogni Chiesa particolare con i loro pastori, a innalzare al Signore della pace un’accorata supplica affinché le armi della distruzione siano messe a tacere».

Nelle parole di don Grimaldi, «la situazione che il mondo sta vivendo, in questo tempo di grande incertezza e sofferenza per l’aggressione all’Ucraina incomprensibile e inaccettabile, chiama tutti noi alla solidarietà umana e alla preghiera fraterna. Anche dalle nostre carceri, luoghi di grande sofferenza, si innalzi il grido della nostra preghiera al Dio della Pace e della misericordia», esorta, invitando ad accogliere, come «operatori pastorali che viviamo il servizio nei luoghi di pena», come «Chiesa che è in carcere», l’invito di Papa Francesco a vivere una giornata di preghiera e di digiuno.

Prendendo in prestito le parole di san Giovanni Paolo II, l’ispettore dei cappellani ricorda che la guerra è «un’avventura senza ritorno». Di qui la richiesta a cappellani, diaconi, suore e volontari, «come segno di solidarietà e di comunione con tutte le carceri italiane, di unirci come popolo di Dio per non venir meno a questo desiderio di Papa Francesco e della Chiesa tutta, per affermare con forza che la guerra è una “inutile strage”, come affermava Benedetto XV. Ancora una volta, la guerra, questa forza del male, porterà solo distruzione e morte – riflette -, intensificherà gli odi e le vendette, lascerà famiglie divise e distrutte, si interromperà la forza del dialogo, la violenza della guerra calpesterà la fraternità e la dignità e mentre i potenti che hanno sete di potere e i ricchi si fanno la guerra, sono solo i poveri che muoiono. Papa Francesco ha detto al mondo: “Non dimentichiamo, la guerra è una pazzia”».

Domani dunque, 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, «anche noi, nei nostri istituti penitenziari, anche se con modalità diverse, non facciamo mancare, ai nostri fratelli e sorelle ristretti, questo “bisogno del cuore”, questo stare insieme per pregare per la pace», esorta ancora don Grimaldi.

1° marzo 2022