Anche gli insegnanti in campo contro l’epilessia

Sono 6mila quelli formati grazie al progetto dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, in 130 istituti scolastici. Il bilancio in occasione della Giornata mondiale, il 12 febbraio

6mila insegnanti, in 130 istituti scolastici di Roma e provincia – 60 dei quali raggiunti negli ultimi 2 anni -, formati a gestire le crisi epilettiche che si verificano in classe. È grazie a loro che “La scuola non ha paura delle crisi”, come recita il progetto dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù avviato nel 2016 in collaborazione con la Lega italiana contro l’epilessia (Lice), di cui sono stati presentati i dati in occasione della Giornata mondiale dell’epilessia, celebrata il 12 febbraio.

L’attività educativa, che risponde al bisogno di sicurezza delle famiglie con bambini affetti da epilessia, è curata dal personale specializzato del Bambino Gesù – medici, psicologi, infermieri – tramite incontri periodici nelle scuole. «Attraverso esercitazioni pratiche e video-tutorial, gli insegnanti vengono preparati ad affrontare gli attacchi epilettici e a somministrare correttamente, quando è necessario, i farmaci in grado di interrompere la crisi che si manifestano in classe», spiegano dall’Ospedale pediatrico.

L’epilessia, ricordano gli specialisti, è una malattia neurologica che interessa mediamente l’1% della popolazione, ma «i più colpiti sono proprio i bambini: nel 60% dei casi, infatti, la malattia insorge prima della pubertà, entro i 13-14 anni, con possibili conseguenze negative sullo sviluppo psicomotorio e ricadute sul piano sociale e si manifesta con crisi di vario tipo che possono presentarsi in qualsiasi momento della giornata». Circa il 90% delle crisi epilettiche dura meno di 2 minuti e richiede solo assistenza fisica, senza interventi medici. «Quando la crisi dura più a lungo può essere necessaria l’assistenza in urgenza e il ricovero in centri di terapia intensiva. In queste situazioni una somministrazione corretta e tempestiva di farmaci specifici può interrompere la crisi, evitare il ricovero e, soprattutto, impedire gravi conseguenze per il paziente», rimarcano dalla struttura della Santa Sede.

Il bilancio dell’attività con gli insegnanti è positivo: dall’avvio del progetto a oggi nelle scuole aderenti sono state registrate centinaia di crisi epilettiche; grazie alle competenze acquisite con la formazione, gli attacchi in classe sono stati gestiti in maniera appropriata, le chiamate al 112 sono nettamente diminuite e il numero di accessi impropri al Pronto Soccorso è stato pressoché azzerato, riferiscono. «Il progetto nelle scuole è stato concepito per offrire un sostegno mirato agli studenti affetti da epilessia coinvolgendo attivamente il personale infermieristico specializzato coordinato da  Tommaso Renzetti» sottolinea Nicola Specchio, responsabile di Neurologia dell’epilessia e Disturbi del movimento del Bambino Gesù -. Fin dalle prime edizioni, l’iniziativa ha ottenuto risultati al di sopra delle aspettative, contribuendo a creare un ambiente sicuro e inclusivo per i bambini e i ragazzi con questa patologia. I feedback positivi provenienti sia dai genitori che dalle scuole stesse – prosegue – confermano il ruolo del progetto nel migliorare la qualità della vita degli studenti e ci spingono a proseguire con il massimo impegno per coinvolgere un numero sempre maggiore di istituti».

Sul fronte dell’attività clinica, al Bambino Gesù è attivo il Centro per l’epilessia, riferimento a livello europeo per l’assistenza e la cura dedicata a bambini e adolescenti affetti da epilessie. Ogni anno vengono eseguite oltre 3.600 prestazioni ambulatoriali e di Day Hospital e disposti circa 800 ricoveri ordinari per i trattamenti intensivi e gli interventi mirati. Il Centro partecipa a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali; offre la possibilità di accedere a cure sperimentali, a programmi di diagnostica avanzata in ambito genetico e a terapie chirurgiche per pazienti con epilessie resistenti ai farmaci.  È anche membro della rete ERN (European Reference Network) dell’Unione Europea, denominata EpiCARE, dedicata alle epilessie rare e complesse.

13 febbraio 2024