Anche a Roma lo sciopero degli studenti per il pianeta

Migliaia gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, da tutta la provincia. Il geologo Tozzi (Cnr): «Vi chiedo scusa a nome di tutti gli adulti del mondo»

Al grido “Vogliamo salvare il pianeta ora” e “Con Greta salviamo il pianeta” è iniziato alle 10.30 di questa mattina, venerdì 15 marzo, in piazza della Madonna di Loreto, l’appuntamento romano del primo “Global climate strike for future”  che ha come slogan “FrydaysForFuture”. L’iniziativa è stata organizzata in seguito alla protesta silenziosa e pacifica che da mesi porta avanti Greta Thunberg, 16enne svedese, che ogni venerdì manifesta per il clima davanti al Riksdag a Stoccolma. Migliaia gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Roma e provincia presenti in piazza, in alcuni casi accompagnati dai rispettivi docenti. Partiti dal Colosseo hanno raggiunto piazza Madonna di Loreto con striscioni e cartelloni colorati che citavano slogan come “La terra si riscalda e noi restiamo freddi”; “Alziamo la voce e non il livello del mare”; “Sii parte del cambiamento e non dell’inquinamento”. Numerose anche le famiglie, i gruppi di ambientalisti, alcuni giunti in bicicletta, gruppi scout e i singoli cittadini, presenti per «far sentire ai ragazzi che non sono soli in questa giusta battaglia. È colpa di noi adulti se il pianeta oggi è in pericolo», dichiara Francesca.

Dal geologo del Cnr Mario Tozzi le scuse ai giovani a nome di chi fino ad oggi «non ha fatto il proprio dovere». Accolto dagli applausi, ha spiegato di aver voluto partecipare alla manifestazione «per chiedere scusa a nome di tutti gli adulti del mondo che fino a questo momento non hanno protestato. Vi chiedo scusa a nome di chi ha sottovalutato o ignorato il problema del cambiamento climatico, a nome di chi oggi se la prende con le treccine di Greta invece di fare qualcosa e a nome del  presidente americano che fa finta di nulla. Potrebbe contribuire alla salvaguardia del pianeta usando meno lacca per i capelli». Tozzi si è detto positivamente meravigliato dalla massiccia partecipazione degli studenti, che «ci insegnano di pancia ciò che noi adulti non abbiamo capito con la testa».

Tanti, per lo scienziato, i problemi che si registreranno a breve anche in Italia a causa del cambiamento climatico, come le perturbazioni a carattere violento o l’erosione delle coste. «Registreremo anche un incremento dell’immigrazione per ragioni ambientali – ha affermato – e sarà inutile dire che aiuteremo queste persone a casa loro perché la loro casa l’abbiamo bruciata noi». Necessario quindi promulgare regole «più efficaci dell’accordo di Parigi». Per Tozzi, ogni cittadino può fare quotidianamente qualcosa per rispettare l’ambiente: basta usare meno l’auto, mangiare meno la carne o fare la raccolta differenziata. Su quest’ultimo punto lavorano molto i capi scout del Cngei di Bracciano. «Nella nostra sede facciamo abitualmente la raccolta differenziata – ha affermato Ornella Boccato, capo Compagnia, branca scout che segue i ragazzi più grandi -; educhiamo i ragazzi  a farlo anche all’esterno». I giovani vengono inoltre coinvolti con interventi di pulizia sul lungolago di Bracciano.

Alice, 9 anni, la più giovane manifestante che ha preso la parola durante la manifestazione, ha letto in inglese un messaggio rivolto a Greta ringraziandola per il suo coraggio e il suo sciopero e assicurandole che non è sola. «Io voglio avere un futuro come lo hanno avuto gli adulti – ha detto – e per questo dobbiamo agire adesso e salvare il pianeta». Tutti i ragazzi hanno manifestato ammirazione nei confronti dell’attivista svedese che da sola «ha mobilitato e svegliato il mondo su questa problematica. Ha dimostrato un coraggio che molti adulti non hanno», commenta Giulia. Tommaso apprezza la grinta «di questa ragazzina che ci ha fatto svegliare sul male che stiamo facendo al pianeta».

Per Daniela Fabrizi, docente di Lettera all’Istituto comprensivo “Paribeni” di Mentana, quello che succede oggi è la dimostrazione che i giovani «hanno la forza di cambiare il mondo. Spinti dall’impulso di Greta – aggiunge – ogni venerdì organizziamo un flashmob a Mentana per sensibilizzare i ragazzi sul tema ambientale. E loro sono molto attenti e in grado di valutare le conseguenze dei loro e dei nostri comportamenti».

15 marzo 2019