Ama, si dimette il direttore generale Bina

La comunicazione a uffici e dirigenti in una nota dell’azienda. Nominato ad interim l’amministratore delegato Lorenzo Bagnacani. Il grazie del Campidoglio attraverso l’assessore Montanari

Era stato nominato ai vertici della municipalizzata dei rifiuti a pochi mesi dall’insediamento della giunta Raggi, quando l’assessore all’Ambiente era Paola Muraro, dimessasi nel dicembre 2016 perché indagata. Era l’unico responsabile ancora in piedi nell’azienda che in un anno e mezzo ha avuto tre cambi di vertice, quattro mesi di vuoto gestionale e il progetto di inizio anno della differenziata annullato e riavviato da zero. Si è dimesso ieri, 21 novembre, il direttore generale di Ama Spa Stefano Bina, per «motivi strettamente personali», si legge in una nota dell’azienda che annuncia la notizia a uffici e dirigenti. L’incarico, ad interim, al presidente e amministratore delegato Lorenzo Bagnacani, da cui arriva anche il grazie a Bina, «anche a nome del Consiglio d’amministrazione, per il lavoro svolto».
Quelle di Bina, in realtà, sono dimissioni che erano state annunciate un mese fa ed erano previste per la fine dell’anno, ma appena conosciute dal Consiglio di amministrazione sono state immediatamente accettate. Nell’agenda da direttore generale di Bina c’erano obiettivi ambiziosi: l’installazione a Roma di 100 impianti di comunità da 60 tonnellate ciascuno, per una capacità di trattamento pari a 6mila tonnellate all’anno di rifiuto compostabile. Ancora, il traguardo del 2021 da raggiungere con la capacità di trattare 300mila tonnellate all’anno di organico, e, di queste, oltre 120mila tonnellate trattate direttamente da Ama. Progetti per i quali sarebbero serviti, forse, anni, e che ora restano nelle mani del suo successore, insieme ai 17 milioni di euro da pagare a Cerroni per il contenzioso sulla tariffa “abbassata” dal 2015 per lo smaltimento dell’indifferenziata nei Tmb privati. Nel frattempo la differenziata è ferma al 44,3% dal primo trimestre 2017, permangono le criticità degli impianti stracolmi e malfunzionanti senza adeguata manutenzione e le strade della città sono piene di rifiuti. Anche  il piano industriale è ancora da modificare e gli impianti di compostaggio non hanno ancora avviato l’iter delle approvazioni sui territorio (XIII e VIII) da parte di comitati e municipi.

Dal Campidoglio, poche righe a firma dell’assessore Montanari per «ringraziare per la preziosa collaborazione l’ingegner Stefano Bina che ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore generale dell’Ama».

22 novembre 2017