Almeno 3 bambini tra le vittime del ciclone Batsirai, in Madagascar

La denuncia di Save the Children: in migliaia rimasti senza casa. Oltre 550 le scuole totalmente o parzialmente distrutte. Almeno 62mila gli sfollati

È arrivato nella notte di sabato 5 febbraio, con venti di 165 km all’ora, il ciclone Batsirai, la seconda grande tempesta che ha colpito il Madagascar in sole due settimane. Massiccia la distruzione delle infrastrutture, comprese case e scuole. 21 i morti segnalati, tra cui 3 bambini al di sotto dei 12 anni. Almeno 62mila gli sfollati, tra cui decine di migliaia di piccoli, ma si teme che il numero reale possa essere più alto perché le autorità stanno ancora valutando l’impatto della tempesta. E ancora: 69 scuole sono state completamente distrutte, 439 parzialmente mentre in 55 edifici scolastici la tempesta ha portato via la copertura; complessivamente sono circa 10mila i minori lasciati fuori dalle aule.

A puntare i riflettori sulla situazione nel Paese è Save the Children, impegnata a sostegno delle comunità colpite, che lancia un nuovo allarme per questi eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e gravi a motivo dell’emergenza climatica. In particolare, l’organizzazione teme che l’Africa meridionale e l’Oceano Indiano possano essere entrati in una stagione di cicloni distruttivi che continuerà nei prossimi mesi. La tempesta tropicale Batsirai infatti si è abbattuta sul Madagascar solo quindici giorni dopo la tempesta Ana, che aveva causato inondazioni, smottamenti, vittime e costretto 72mila persone a lasciare le proprie case, per poi dirigersi sulla costa del continente africano, provocando il caos.

«Il Madagascar orientale è stato colpito molto duramente – riferisce Tatiana Dasy, direttrice dei Programmi per il Madagascar di Save the Children -; le autorità e le organizzazioni umanitarie stanno ancora valutando l’intero impatto dei danni. Ma sappiamo che decine di migliaia di bambini hanno perso la casa e ben 10mila sono rimasti senza istruzione questa settimana. Dopo due anni in cui sono stati fuori dalla scuola a causa del Covid-19, questa è l’ultima cosa di cui hanno bisogno – aggiunge -. Save the Children si sta preparando a rispondere dove necessario per sostenere le comunità che sono state devastate da questa terribile tempesta». In particolare, l’organizzazione internazionale sta collaborando con l’agenzia umanitaria Humanité et Inclusion ed è pronta, man mano che migliora l’accesso alle aree colpite, a distribuire nei prossimi giorni il necessario alle comunità nella zona della costa orientale del Madagascar.

9 febbraio 2022