Alluvioni Emilia Romagna, Mattarella: nella tragedia, «grande testimonianza di solidarietà»

Il presidente della Repubblica in visita a Ravenna, dove ha incontrato una delegazione di quanti hanno contribuito alla gestione dell’emergenza. «A questo punto continua ininterrotta l’azione di rilancio e ripresa del territorio». Il clima, «sempre più preoccupante»

«Solidarietà» e «generosa attenzione alle esigenze degli altri». Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono queste le coordinate che hanno guidato la risposta immediata all’emergenza alluvioni in Emilia Romagna. «A questo punto, continua ininterrotta l’azione di rilancio e di ripresa del territorio». Lo ha ribadito ieri pomeriggio, 30 maggio, incontrando a Ravenna una delegazione di quanti  hanno contribuito alla gestione dell’emergenza. «Siete qui da diverse provenienze – ha osservato -, corpi militari dello Stato, Protezione civile, funzionari delle pubbliche amministrazioni, volontari, espressioni di realtà private, di aziende private, che hanno contribuito, cittadini, rappresentanti di Paesi amici – che ringrazio molto – legati a noi e noi legati a loro dal comune percorso europeo. Apprezziamo molto il loro contributo e la loro presenza: è un segno di amicizia che non può essere dimenticato».

Dal capo dello Stato, l’omaggio alla «grande maestria», ma soprattutto alla «grande generosità» con la quale «tutti quanti avete dovuto affrontare, in poche ore in realtà, un fenomeno imprevedibile e, da quello che dicevano il prefetto e il sindaco, di dimensioni inimmaginabili. Dal numero degli sfollati, all’ampiezza del territorio interessato e investito dalle acque, si tratta di numeri impressionanti. E invece, al contrario, il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve. E avete dovuto definire, inventare – starei per dire -, progettare interventi risolutivi anche con molto coraggio, per poter contenere il fenomeno così inatteso e così imprevedibile». Quindi, prendendo atto che «le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti», Mattarella ha affermato che «il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto fin qui».

Provando a ricostruire «la tensione di quelle ore, di quei giorni in cui non c’è stato riposo, non c’è stata alcuna pausa», il presidente della Repubblica ha espresso riconoscenza per «una quantità di comportamenti. Anche quello di avere non soltanto consentito ma collaborato affinché le acque invadessero i propri territori e le proprie aziende per salvare la città. È una straordinaria dimostrazione di solidarietà – ha detto -. Ma è tutto il complesso di quel che si è fatto, dell’azione posta in campo che è stata svolta all’insegna della solidarietà, della generosa attenzione alle esigenze degli altri». E ha aggiunto: «Questo è un territorio per il nostro Paese di grande importanza. Ravenna lo è nella sua storia, non soltanto per le sue dimensioni, i suoi abitanti, ma per la storia di cui sono portatori, per i patrimoni di arte che conserva, per la vivacità del tessuto urbano e produttivo, per la vivacità delle contrade agricole che, intorno a Ravenna, contribuiscono al nostro Paese, alla sua vita, alla sua forza economica. Tutto questo – ha ammonito – richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause. Naturalmente, con l’aiuto di tutte le istituzioni».

Nelle parole del capo dello Stato, l’impegno profuso nella fase emergenziale è stato «una grande testimonianza di senso civico, di senso di solidarietà, di generosità. Anche oltre ai doveri di istituto, è stato il frutto di una concezione di cittadinanza piena che avete espresso», il tributo. Quindi il pensiero è andato alle «vittime che in tutta la Romagna sono state tolte alla vita da quanto è avvenuto». Parole di solidarietà anche per chi «ha, in questo momento, il pensiero rispetto alla propria abitazione devastata, ai ricordi di una vita perduti, ai luoghi di lavoro – commerciali, agricoli, professionali, industriali – che sono inagibili. Tutto questo – ha osservato – richiede un grande sforzo. Ma in questo Ravenna e tutta la Romagna non saranno soli. Vi sarà una costante e non momentanea attenzione, ininterrotta, da parte delle pubbliche istituzioni nazionali. E anch’io – ha assicurato Mattarella – parteciperò a questa attenzione piena, costante che, a fari spenti, a riflettori appannati, dopo l’emergenza che ha occupato le pagine dei giornali e delle tv, continui con la medesima attenzione».

31 maggio 2023