All’Olimpico un match per Scholas Occurentes

Lunedì 12 settembre scendono in campo campioni in attività e “vecchie glorie” per sostenere i programmi educativi della fondazione sostenuta dal Papa

Lunedì 12 settembre scenderanno in campo campioni di calcio in attività e “vecchie glorie” per sostenere i programmi educativi della fondazione sostenuta dal Papa 

Grandi campioni del calcio in attività e altre glorie del calcio internazionale si sfideranno questa sera, lunedì 12 settembre, allo Stadio Olimpico, per sostenere i programmi educativi e sociali di Fondazione Scholas Occurentes. Le novità di questa edizione, promossa da Papa Francesco, sono state elencate a Radio Vaticana da Josè Maria del Corral, presidente della Fondazione internazione di diritto pontificio Scholas Occurentes.

«Da una parte – ha spiegato –
la necessità di fare della “cultura dell’incontro” una esperienza educativa, che è vincente e che il Papa torna sempre a ripetere: la pace si costruisce attraverso l’unità, facendo della “cultura dell’incontro’” una realtà. Noi stiamo cominciando ora in Italia questa esperienza che è nata con Papa Bergoglio a Buenos Aires. Abbiamo la gioia di iniziare a farlo con i bambini delle scuole statali e non statali italiane. Questa è la caratteristica principale di questa partita. Inoltre il Papa ci dice che il calcio ci insegna a lavorare in gruppo. Per questo la partita di calcio vedrà protagoniste due istituzioni italiane che ci hanno appoggiato», cioé l’Unitalsi e il Csi.

L’evento sarà trasmesso in diretta
da RaiUno alle 21.15 e sosterrà numerosi progetti grazie alla raccolta fondi. In Italia il sostegno andrà alla popolazione di Amatrice colpita dal terremoto del 24 agosto scorso. «In questo momento – ha aggiunto José María del Corral – è importante soprattutto per quello che stanno vivendo le vittime del terremoto. Quello che è stato raccolto nel 2014 ha permesso di realizzare i 37 programmi di integrazione nel mondo, che si chiamano “Scholas ciudadanía”».

«Il Papa ci ha inviato un lettera
per congratularsi con noi – conclude del Corral -. Ovviamente c’è l’idea non soltanto di realizzare questo progetto in Argentina, ma anche nel resto dei Paesi dell’America Latina, nella speranza poi di arrivare in Europa e in Asia. Pensiamo di espanderci in Europa in cinque anni: noi siamo nati il 13 agosto del 2013 e già stiamo vivendo un’esperienza in Asia, negli Emirati Arabi, con cinque musulmani; e adesso lo possiamo anche vivere in Spagna, a Madrid e a Barcellona».

 

12 settembre 2016