Allo spagnolo Carlos Perez Naval il Premio Giuseppe Sciacca
Assegnato il riconoscimento internazionale per le giovani eccellenze. Tra loro, 3 giovanissimi negli istituti di pena di Torino, Bari e Roma
Assegnato il riconoscimento internazionale per le giovani eccellenze. Tra loro, 3 giovanissimi negli istituti di pena di Torino, Bari e Roma
È un bimbo prodigio, lo spagnolo Carlos Perez Naval: ha appena nove anni e si è imposto ai media di tutto il mondo grazie alla sua così precoce capacità di osservare la natura, catturandone la bellezza con la macchina fotografica, tanto che lo scatto “Stinger In The Sun” gli è valso il titolo, lo scorso anno, di “Wildlife Photographer of the Year” consegnatogli dal National History Museum di Londra. Sabato 7 novembre è arrivato a Roma, alla Pontificia Università Urbaniana, per ricevere il Premio internazionale “Giuseppe Sciacca”, assegnato annualmente alle giovani eccellenze. Una iniziativa culturale giunta alla XIV edizione e che si fa «promotrice di una spinta verso l’alto di ciò che l’ingegno umano riesce a concepire e a realizzare nel contesto sociale contemporaneo», ha spiegato nella sua prolusione il cardinale Dario Castrillòn Hoyos, presidente onorario del Premio. «L’energia propria delle nuove generazioni ha bisogno di un indirizzo sicuro per non smarrirsi nei meandri di una selva mediatica e ideologica che potrebbe molte volte ingannare le coscienze più deboli, se queste mancano – avverte il porporato – del riferimento fondamentale all’insegnamento amorevole e veritiero di Gesù».
Carlos, premiato perché riesce a realizzare con le sue immagini «autentiche opere d’arte – così recita la motivazione – con cui comunica il suo amore per il creato», non è però il solo talento ad aver partecipato al Premio, istituito in ricordo del giovane Giuseppe Sciacca, studente di architettura che, durante la sua breve esistenza, «ha dato prova di una forte dirittura morale e di una grande generosità verso il prossimo – è scritto nello statuto dell’omonima Fondazione -, e che è deceduto prematuramente a causa della mancata apertura del paracadute durante i festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Divino Amore, nel cielo sovrastante il venerato santuario romano».
Tantissimi i riconoscimenti, anche ad esponenti del mondo delle istituzioni e della Chiesa come i cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’economia, l’arcivescovo ortodosso Anastasios e il patriarca dei cattolici greco-melkiti Gregorios III Loufti Laham. A colpire e commuovere sono però i premi assegnati a ragazzi che hanno raggiunto risultati straordinari nel proprio campo di attività o che hanno proposto studi e teorie innovative nel proprio ambito di studio e che, per questo, possono essere considerati un modello per i loro coetanei. C’è ad esempio Filippo Morlacchi, classe 1993, di Luino (Varese), affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro, da poco laureatosi campione del mondo di nuoto paralimpico ai giochi di Glasgow. C’è la giovane attrice turca Tuba Büyüküstün, già candidata agli Emmy negli Usa, ma anche anche Olga Felip Ordis, architetto di fama mondiale e promotrice di una associazione che vede l’architettura come mezzo di progresso dei popoli. E ancora, Kostantinos Daskalakis, che da quando aveva 28 anni è professore associato di Ingegneria elettronica e Scienze informatiche al prestigioso Massachusetts Institute of Technology e la giovanissima pittrice americana Autumn De Forest, 13 anni, che finanzia opere caritatevoli con la vendita dei suoi dipinti.
Un premio speciale, infine, a tre giovanissimi provenienti dagli istituti di pena di Torino, Bari e Roma: i tre minori hanno presentato lavori che hanno colpito la giuria «per il valore artistico e l’anelito di speranza» e per questo hanno ricevuto il diploma di merito e una borsa di studio che permetterà loro di riprendere un percorso virtuoso e di lasciarsi alle spalle un passato difficile.
9 novembre 2015