All’Isola Solidale avvocati e magistrati si sfidano ai fornelli

Al via gli eventi “Tutto fumo e niente arresto”, il 3 e 17 luglio, per riprendere a settembre. Tra enogastronomia, solidarietà e buone pratiche

Enogastronomia, solidarietà e buone pratiche: sono gli ingredienti di “Tutto fumo e niente arresto”, l’iniziativa organizzata da Isola Solidale e Semi di libertà, che prende il via il 3 luglio alle 18 nella sede dell’Isola Solidale, in via Ardeatina 930. L’obiettivo della prima serata: raccogliere fondi a favore del progetto “Uniti per l’Amazzonia” e delle altre iniziative delle due associazioni che organizzano il progetto, sostenuto anche da Centro agroalimentare di Roma (Car), dall’associazione Toghe e Teglie, da Economia Carceraria e dall’associazione O.R.T.O del Carcere di Viterbo.

La serata prenderà il via con una sfida in cucina tra magistrati e avvocati, sotto la supervisione dello chef stellato Gaetano Costa. Due le squadre in gioco: la prima, “Toghe&Teglie”, è formata da un gruppo di avvocati amanti della buona cucina e della solidarietà o, come amano definirsi, «chef prestati all’avvocatura: la seconda è composta invece da una selezione di magistrati altrettanto appassionati. Il tutto “condito” dalla musica dal vivo del gruppo Jazz BenAres Trio.

A condurre la serata sarà Marco Di Buono. A giudicare i piatti preparati dalle due squadre in gara invece sarà “in primo grado” il pubblico ed “in appello” i detenuti ospiti dell’Isola Solidale, una struttura che ospita e offre un domicilio a persone in esecuzione penale esterna o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari ed in stato di difficoltà economica. A “presiedere” la giuria dei detenuti, lo storico della cucina e giudice della trasmissione Rai  “La prova del cuoco” Carlo Spallino Centoze.

Il secondo appuntamento, il 17 luglio, vedrà invece la brigata dell’Isola Solidale sfidare quella della Casa di Leda. La squadra “residente” dell’Isola affronterà quindi quella composta dalle ospiti della Casa di Leda, una struttura protetta che accoglie donne detenute con i propri figli piccoli. Anche qui il giudizio “di primo grado” sarà affidato al pubblico ma “l’appello” spetterà a una giuria di chef e personaggi famosi. I vincitori della serata del 3 luglio e quelli del 17 luglio si sfideranno in finale il prossimo 18 settembre 2020.

 «Sarà un venerdì al “fresco” – assicura il presidente dell’Isola Solidale Alessandro Pinna -,  negli splendidi giardini dell’Isola Solidale con aperitivo dalle 18.30, l’esposizione e vendita di prodotti dell’economia carceraria e la possibilità di visitare il nuovo laboratorio “A Piede Libero”. Il culmine della serata – prosegue – sarà alle 20.30, con la cena / contest culinario, una sfida epocale tra avvocati e magistrati davanti ai fornelli che vedrà come giudici gli stessi detenuti, con il cibo ad invertire i ruoli».

Per partecipare è necessario prenotarsi – «i posti sono limitati», riferisce Pinna -, usando WhatsApp, al numero 320.3340039, oppure via mail a unitixamazzonia@gmail.com.

24 giugno 2020