All’Ecclesia Mater alta formazione sul tema della Bellezza

Il progetto realizzato in sinergia con diversi uffici del Vicariato. Jatta (Musei Vaticani): «Rendere il bello fruibile equivale a valorizzare la nostra memoria»

È rivolto alle figure professionali che operano nei settori culturali ed educativi della società per la valorizzazione del patrimonio culturale e della arti il corso di alta formazione “Aver cura della Bellezza”, promosso dall’Istituto superiore di scienze religiose “Ecclesia Mater” – afferente alla Pontificia Università Lateranense – e presentato ieri, 5 dicembre, nell’aula Pio XI dell’ente formativo di piazza di San Giovanni in Laterano.

«Contento di questa iniziativa» si è detto il vicegerente Baldo Reina che, guardando al brano evangelico della Trasfigurazione «in cui si fa riferimento alla bellezza dopo la teofania», l’ha definita «un ponte tra ciò che è umano e ciò che è divino» perché «consente un salto di qualità dal vedere al contemplare». Anche il vescovo ausiliare Riccardo Lamba, delegato per la cultura, ha osservato che «attraverso l’arte nelle sue varie espressioni noi possiamo prenderci cura delle persone, fino alla contemplazione», ossia «dando loro occasione di scoprire la nostra fede» perché «la bellezza richiama l’uomo al suo destino ultimo», ha ricordato citando Benedetto XVI.

Nel suo saluto pure il pro-rettore della Pul monsignor Riccardo Ferri ha auspicato che «il corso consenta ai partecipanti di compiere un cammino come quello indicato da sant’Agostino» per cui «la considerazione della bellezza terrena conduce fino a Dio, la bellezza assoluta», mentre la preside dell’Istituto promotore del corso di alta formazione Claudia Caneva è convinta che «la bellezza saprà stimolare e inaugurare una modalità diversa di comunicazione», spingendo «a non omologarsi all’apparenza».

Moderato da Claudio Cecchini, direttore amministrativo di Opera romana pellegrinaggi, partner del progetto formativo – che vede la collaborazione e la sinergia anche degli Uffici del Vicariato per la cultura, la pastorale universitaria, il tempo libero, il turismo e lo sport -, l’evento di presentazione è stato arricchito dalla partecipazione di Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, che ha spiegato come curare «la bellezza per renderla fruibile ai tanti visitatori» equivale a valorizzare «la nostra memoria, quello che noi siamo» e che «dobbiamo fruire con la dovuta attenzione e con la necessaria calma». Si sono invece soffermati nel loro intervento sulla bellezza di Roma, «città difficile ma straordinaria e sempre splendida», monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato Orp, e monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria e uno dei docenti del corso, che ha trattato della «doppia natura di una città che ha la capacità di unire la dimensione laicale della vita e l’apertura al trascendente».

ecclesia mater, corso "aver cura della bellezza", Andrea Lonardo, 5 dicembre 2023

La coordinatrice del corso Chiara Caporilli ha presentato la proposta formativa spiegando che sarà articolata in 6 ambiti disciplinari – estetica teologica, comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico, geografia culturale, storia della Chiesa di Roma e del Giubileo, management dei Beni culturali, antropologia e teologia nella storia dell’arte – e che avrà la durata di un semestre, a partire da febbraio, con lezioni in modalità mista: in presenza, nelle giornate di giovedì e venerdì in orario pomeridiano e su piattaforma online. Il costo, comprensivo della quota di iscrizione, è di 520 euro, saldabili in 3 rate, ed è prevista la partecipazione di massimo 30 iscritti. Per informazioni è possibile inviare una mail (con oggetto “Bellezza”) a formazione.ecclesiamater@diocesidiroma.it.

6 dicembre 2023