Alleanza Ue e Fao contro la fame nel mondo

70 milioni di euro stanziati dall’Unione europea all’organizzazione delle Nazioni Unite per «sostenere la resilienza di milioni di persone colpite da gravi crisi alimentari». E per rafforzare i meccanismi di prevenzione e risposta

«Sostenere la resilienza di milioni di persone colpite da gravi, e spesso prolungate o ricorrenti crisi alimentari nel mondo». Questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione contro la fame siglato martedì 25 settembre a New York, a margine dell’Assemblea generale Onu, da Neven Mimica, Commissario europeo per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo e da José Graziano da Silva, direttore generale della Fao. Commissione europea e organizzazione delle Nazioni Unite per alimentazione e agricoltura rafforzano dunque l’alleanza globale contro la fame, in un momento in cui i conflitti e gli eventi climatici sono in aumento, con milioni di persone affamate e 68 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case. Il dato di riferimento è quello del 2017: oltre 120 milioni di persone, in 51 Paesi, colpite da grave insicurezza alimentare. Rispetto al 2016, 11 milioni in più.

«L’anno scorso il Network globale contro le crisi alimentari ci ha permesso di intraprendere azioni concrete e concertate per mitigare le crisi alimentari ed evitare la carestia nel nord della Nigeria, in Sud Sudan, in Somalia e in Yemen – ha affermato Neven Mimica -. Ora dobbiamo espandere questa iniziativa. Il contributo di 70 milioni di euro dell’Unione europea alla Fao rafforzerà la nostra collaborazione e darà un nuovo impulso agli sforzi del network per affrontare la fame in tutto il mondo, rafforzando i collegamenti tra attori umanitari, dello sviluppo e per la pace, come richiesto dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 2417». 

Nel concreto, l’accordo prevede l’intervento in 12 Paesi colpiti da crisi alimentari, per affrontarne le cause alla radice. I fondi permetteranno a Ue, Fao e ai loro partner di mettere in atto azioni di resilienza ovunque siano necessarie, oltre che di rafforzare il coordinamento, le politiche e i meccanismi di prevenzione e risposta a livello locale ma anche globale, in modo da affrontare in modo migliore l’inasprirsi delle crisi. «Il contributo dell’Unione europea aiuterà a migliorare il modo in cui rileviamo, preveniamo e rispondiamo alle crisi alimentarie – ha commentato il direttore generale della Fao -. Renderà le comunità rurali colpite dalla fame più forti rispetto a nuove crisi alimentari. Investire nella resilienza è fondamentale per combattere la fame oggi e in futuro».

27 settembre 2018