Allarme vaccini, coperture in calo: tornano le malattie

I medici del Bambino Gesù condividono la preoccupazione dell’Istituto Superiore di Sanità: vaccinazioni al di sotto degli obiettivi minimi previsti

I medici del Bambino Gesù condividono la preoccupazione dell’Istituto Superiore di Sanità: vaccinazioni al di sotto degli obiettivi minimi previsti
«Il calo delle coperture vaccinali è responsabile dei numerosi casi di morbillo e della presenza di malattie che potevano già essere debellate come ad esempio la pertosse, alla causa del decesso di alcuni lattanti». È l’allarme lanciato da Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, alla luce dei dati forniti dal ministero della Salute sul calo delle vaccinazioni. Dati che si riferiscono, chiarisce il medico, «alle vaccinazioni esavalenti, da somministrarsi nel primo anno di vita, che con un’unica iniezione permettono di proteggersi da difterite, tetano, pertosse, poliomelite, epatite B  e  malattie come la meningite causata da Haemophilus».

Ma la copertura vaccinale è insufficiente anche per quanto riguarda morbillo, rosolia e parotite. «Senza le vaccinazioni – spiega Villani – ci troviamo a dover fronteggiare di nuovo queste malattie, che invece sarebbero facilmente prevenibili. Ad esempio osserviamo epidemie di pertosse, morbillo. Oltre al ritorno, in Europa,  di alcune malattie che erano state debellate da molti anni, come ad esempio la poliomielite».

Preoccupazione anche da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, guidato da Walter Ricciardi. I dati forniti dall’Istituto indicano un tasso di vaccinazioni al di sotto degli obiettivi minimi previsti dal precedente piano. Al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale cala ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiungono una copertura dell’86%, diminuendo di oltre 4 punti percentuali. Coinvolti anche gli adulti, con l’immunizzazione contro l’influenza che nella scorsa stagione si è fermata al 13,6% per tutte le fasce d’età, attestandosi al di sotto del 50% anche tra gli anziani, per i quali è maggiormente indicata. Il dato più basso degli ultimi 10 anni.

Numeri che collocano l’Italia dietro a tutti gli altri paesi dell’europa occidentale, in una classifica delle coperture vacinali: solo i Paesi dell’Est hanno tassi inferiori. In testa, invece,  Olanda e Gran Bretagna. Qualora però il numero dei soggetti vaccinati dovesse scendere al di sotto della soglia minima, avvertono gli esperti, si rischierebbe di compromettere l’effetto “immunità di gregge”. Proprio per favorire informazione e sensibilizzazione, è stato attivato il call center nazionale Vaccini e Vaccinazioni, con il numero verde 800 56 18 56, attivo il lunedì dalle 10 alle 18, promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie del ministero della Salute e dall’Università degli Studi di Foggia.

6 ottobre 2015