All’Appio Latino nasce la Casa della Carità

Inaugurata dal cardinale Vallini nella parrocchia di San Giovanni Battista de Rossi. Oltre 500 pasti a settimana, docce e accoglienza

Inaugurata dal cardinale Vallini nella parrocchia di San Giovanni Battista de Rossi. Oltre 500 pasti a settimana, docce e ospitalità. E nell’Anno Santo le “Tende del perdono”

Una cucina industriale in grado di preparare dai 500 ai 600 pasti la settimana, due grandi stanze per accogliere fino a otto senza fissa dimora durante l’inverno, e due bagni con docce a disposizione degli ospiti segnalati dalla Caritas diocesana. Sono i numeri della Casa della Carità, inaugurata sabato 10 ottobre dal cardinale vicario Agostino Vallini durante la sua visita alla parrocchia di San Giovanni Battista de’ Rossi. Qui il porporato ha incontrato gli operatori pastorali, i sacerdoti e il parroco, monsignor Mario Pecchielan, che ha fortemente creduto in questa struttura, sin dal suo arrivo nel quartiere Appio-Latino, nel 1997.

«Questa parrocchia è dedicata al santo della “carità operativa” – dice il sacerdote -, intorno al 2000 abbiamo iniziato a cucinare per i poveri che vivono nelle stazioni ferroviarie di Termini, Ostiense e Tuscolana». Per far funzionare la grande macchina della carità, ogni settimana si attiva una squadra con più di 50 volontari. «Celebriamo i 75 anni della parrocchia, e al posto di una targa abbiamo deciso di ricordare questo anniversario con un’opera viva: il restauro di quella che è diventata, nel tempo, la Casa della Carità». La vocazione di “parrocchia in uscita”, San Giovanni Battista de Rossi l’ha sempre avuta da quando è arrivato monsignor Pecchielan. Ma in quello che sarà il Giubileo della misericordia si è deciso di fare di più: «Vivremo questo Anno santo per strada, piantando nei punti nevralgici del quartiere le “Tende del perdono”. Qui – continua il parroco – ci sarà un sacerdote a disposizione pronto ad ascoltare le confessioni di chi si avvicinerà». Sempre durante l’Anno santo verrà completata la visita alle famiglie che è iniziata quattro anni fa e, infine, la visita alla scuola media del quartiere «dove porteremo il messaggio della misericordia nelle varie classi dei ragazzi, proponendo loro delle opere concrete e concludendo questa “collaborazione” con un pellegrinaggio alla Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano».

L’intenzione è quella «di vivere quest’anno che ci ha regalato Papa Francesco a contatto con la gente e non solo tra le quattro mura della nostra chiesa». Infine, la pastorale famigliare: «Abbiamo deciso – sottolinea monsignor Pecchielan – di seguire le indicazioni che la diocesi ci ha dato in questi anni, dalla preparazione al battesimo al post-battesimo, fino all’accompagnamento dei genitori dei bambini dell’iniziazione cristiana». In modo particolare quest’anno «avremo due novità: un gruppo di giovani sposi che seguiranno un cammino d’incontro spirituale e umano, e un servizio di ascolto dove un sacerdote e una psicologa saranno a disposizione di tutte quelle coppie che vorranno essere aiutare nelle loro problematiche».

12 ottobre 2015