Alla Maratona di Roma anche 10 disabili in sedia a ruote

La partecipazione organizzata con l’Unitalsi di Avezzano. Atleti di Veneto, Abruzzo e Lazio impegnati come “spingitori”

La partecipazione organizzata con l’Unitalsi di Avezzano. Atleti di Veneto, Abruzzo e Lazio impegnati come “spingitori”. Nel 2015 la prima esperienza

Ci saranno anche dieci disabili, domenica 2 aprile, fra i partecipanti alla Maratona di Roma. Percorreranno i 42 chilometri del percorso sulle loro sedie a ruote, spinte da altrettanti atleti provenienti da Veneto, Abruzzo e Lazio. Una presenza, la loro, resa possibile grazie al progetto “Insieme per … realizzare un sogno”, nato dalla Asd INiX sport in collaborazione con la sottosezione Unitalsi di Avezzano, da subito avallato dagli organizzatori dell’evento.

Avuto l’ok ufficiale, un team di ingegneri ha disegnato gratuitamente gli adattamenti delle carrozzine dei disabili, realizzati a tempo di record a spese della società sportiva, per non gravare sulle famiglie dei disabili che prenderanno parte alla Maratona. «Un traguardo importante», lo definisce Maria Teresa Maceroni, consigliere dell’Unitalsi di Avezzano, ricordando la prima esperienza con un disabile alla Maratona di Roma, nel 2015, al quale un atleta di livello aveva “prestato” le gambe. «Quel sogno oggi è realtà – afferma – anche grazie alla sensibilità degli organizzatori di questo importante evento sportivo».  Per la presidente dell’Unitalsi di Avezzano Ivana Lustri, «questa iniziativa è un esempio concreto di come lo sport possa essere uno strumento prezioso di integrazione e di come facendo rete si possano raggiungere grandi risultati».

28 marzo 2017