Il 26 e il 27 settembre esperti dell’ospedale Gemelli, del pediatrico Bambino Gesù e tutor E-web, parleranno dei vantaggi della Rete ma anche dei rischi come le ludopatie e il cyberbullismo
Una reazione efficace contro quei processi creati dal web che incidono pesantemente sulla salute di tutti come ludopatie di diverso tipo, cyberbullismo e tanto altro. È l’obiettivo del IV Convegno Nazionale su “Disturbi dell’apprendimento e del comportamento nella scuola digitale”, organizzato dal Consorzio Universitario Humanitas con la collaborazione scientifica ed il patrocinio di: LUMSA Università, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Policlinico Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore, ANP Associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola, Associazione eTutorWeb per una cittadinanza digitale.
Il convegno si aprirà venerdì 26 settembre nell’Aula Magna della Lumsa con il saluto del Professor Giuseppe Dalla Torre. L’impostazione scientifica è assicurata anche dall’Istituto di psichiatria e psicologia dell’Università Cattolica, dall’Unità di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dalla DirScuola. Tra gli interventi, quello di Michela Campana, presidente della Commissione giustizia della Camera, autrice del disegno di legge sul cyber bullismo, di Maddalena Novelli, direttore dell’Ufficio scolastico, del Lazio, di Piera Levi-Montalcini, presidente dell’omonima Fondazione, di Federico Tonioni, responsabile dell’ambulatorio per la dipendenza da Internet del Policlinico Gemelli, di Mario Rusconi, presidente dell’Associazione per il Lazio dell’Associazione Nazionale Presidi, di Gianpiero Gamaleri, presidente del Comitato dei garanti di “e-tutor-web”.
«La dipendenza da internet e il cyber-bullismo sono facce diverse della stessa medaglia – dichiara Federico Tonioni del Gemelli – . Mi riferisco all’incapacità di usare in modo sano l’aggressività e quindi di creare e difendere il proprio spazio nel mondo. Nei casi di dipendenza da internet, questo comporta il ritiro sociale, nei casi di cyber-bullismo, l’esperienza della vergogna, che, quando si tratta di adolescenti, coincide con qualcosa di irreparabile: un crollo di identità. La comunicazione per immagini, il ruolo della visibilità e l’incapacità di sostenere le emozioni dal vivo sono indicazioni di una nuovo disagio evidente nelle relazioni tra giovani, quando avvengono vis a vis. Per tutti è diventato difficile guardarsi negli occhi».
25 settembre 2014