Alla Casa del Pane, l’arte delle tre “p”
La “creatura” della onlus Casa Sant’Anna e i suoi corsi gratuiti dedicati a pizza, pane e pasta. Don Bernardi: «Un grande lavoro di recupero». Il panettone solidale di Marini
«La Casa del Pane è stato un grande lavoro di recupero»: a dirlo è don Vittorio Bernardi, parroco di San Giovanni XXIII a Mezzocammino, alla presentazione dei primi mesi di questa nuova fatica della onlus Casa Sant’Anna, che da anni si occupa di dare un rifugio sicuro a donne vittime di violenza o a persone che escono dal carcere bisognose di un luogo dove poter ricominciare. Se il sacerdote – “motore” del varo della onlus nel 2002 – si riferisce ai lavori di restauro e di collaborazione con la Soprintendenza ai Beni culturali di Roma, di certo non trascura anche l’aver aiutato già 25 persone a recuperare un po’ di fiducia nel futuro con la partecipazione gratuita (solo un euro, del tutto simbolico, per partecipare) ai corsi delle “3 p”, cioè pizza, pane e pasta. Corsi per chi ha perso il lavoro o ancora non riesce a trovare una dimensione in un territorio, quello del Casilino, che non è certo in cima agli indici di occupazione della Capitale.
Tra i maestri che donano il proprio tempo e la propria perizia nella cosiddetta “arte bianca” Giovanni Cassano, che ha un forno nel quartiere Magliana, e che a breve inizierà un nuovo corso dedicato proprio al catering per permettere agli allievi di misurarsi con una piccola attività che può partire anche dal forno di casa. Ma la onlus Casa Sant’Anna non vuole fermarsi e ha chiesto a tutti gli amici accorsi venerdì alla presentazione, nel prestigioso Palazzo Cipolla, di contribuire non soltanto alla prosecuzione di questa esperienza ma anche al suo ampliamento. «Tanti di coloro che partecipano ai corsi, comprensibilmente, mi dicono “io ieri volevo lavorare” – spiega don Vittorio -. Fare la formazione toglie tempo ad altre attività, ma speriamo che distolga da quelle più problematiche. Per questo speriamo di poter aggiungere, oltre alla gratuità dei corsi, anche una piccola diaria».
I prossimi passi sono quelli di un maggior finanziamento che passa in primis da un panettone solidale proveniente da una esperienza di rinascita molto bella. Enrico Maria Marini, maestro fornaio di Amatrice e titolare del Forno Marini, che col terremoto del 2016 perse tutto, oggi dice: «Io sono stato aiutato a ricominciare, e quindi voglio aiutare a mia volta». Da chi è rinato, l’attenzione e l’empatia per chi si ritrova in una condizione analoga. Da qui l’idea di un panettone solidale in cui una quota rilevante del ricavato vada a finanziare la Casa del Pane (per prenotare il proprio basta mandare una mail a donvittorio@casarifugiosantanna.it). A questo si aggiunge un mercatino che si terrà il prossimo 18 novembre alla chiesa di Santa Maria dei Miracoli in via del Corso e molto altro.
23 ottobre 2023