Alessandro Del Piero con Save the Children contro il lavoro minorile

La challenge globale lanciata sui social: palleggiare 12 volte – per ricordare la data della Giornata – e invitare 5 persone a fare lo stesso. Sostenendo l’organizzazione

Una challenge globale, attraverso i suoi canali social. È il contributo di Alessandro Del Piero, tra i più grandi calciatori italiani di tutti i tempi, alla lotta di Save the Children contro il lavoro minorile, nella Giornata internazionale dedicata al contrasto al fenomeno: una sfida a palleggiare 12 volte, numero simbolico per ricordare la data della Giornata internazionale contro il lavoro minorile, che si celebra appunto il 12 giugno.  Il pubblico potrà realizzare un video, condividerlo sui social media con l’hashtag #AlessandroDelPieroChallenge e invitare altre 5 persone a fare lo stesso. Senza dimenticare di sostenere Save the Children. La sfida sarà supportata dalla piattaforma Making child labour history, con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’organizzazione internazionale e per il suo Center for child rights and business (Crb), dedicato a ricercare, prevenire e sradicare le cause del lavoro minorile.

Attualmente, sono circa 152 milioni i bambini nel mondo coinvolti in qualche forma di lavoro minorile, 72 milioni dei quali svolgono lavori pericolosi. Queste cifre, evidenziano da Save the Children, «continuano a rimanere estremamente alte e questo è un fallimento per tutti». La pandemia di Covid-19 oltretutto ha aumentato la vulnerabilità dei bambini già a rischio perché «molte famiglie sono in difficoltà economiche e questo potrebbe aumentare il pericolo di impiegare bambini in lavori faticosi e pericolosi». E la situazione rischia di peggiorare anche in alcuni dei Paesi industrializzati, con un drastico aumento dei bambini e dei ragazzi che potrebbero cadere nelle maglie del lavoro minorile, per la crescente povertà dovuta alle misure di confinamento, alla chiusura delle scuole e all’isolamento sociale.

In tutto il mondo, commenta Del Piero, «c’è il rischio concreto che, a causa dell’emergenza Covid-19, tantissimi bambini intrappolati tra la povertà materiale e la chiusura delle scuole possano essere ingaggiati e sfruttati lavorativamente. Per questo ho deciso di sostenere l’iniziativa Making child labour history, per affiancare Save the Children nella lotta contro il lavoro minorile in tutto il mondo e promuovere il fondamentale diritto all’educazione». Per il calciatore, è necessario «rinvigorire gli sforzi per porre fine a tutte le forme di lavoro minorile entro il 2025, come concordato negli Obiettivi di sviluppo sostenibile». Quindi l’invito: «Unisciti a me nella Giornata mondiale contro il lavoro minorile, per combattere affinché ogni bambino sia protetto e possa aspirare a un futuro migliore».

Per  Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children, «questa è la partita più importante da giocare oggi per noi, e avere con noi un grande campione ci fa essere maggiormente certi che la sfida contro il lavoro minorile può essere vinta, come quelle per sconfiggere i più grandi problemi che affliggono l’infanzia e che sono stati esacerbati dalla pandemia di coronavirus. Ma come in una squadra affiatata, ognuno di noi può fare la propria parte».

Il Save the Children’s Centre for child rights and business, fondato nel 2009, è uno dei pionieri mondiali che affronta le questioni relative ai diritti dei bambini nelle catene di valore e di fornitura, compreso il lavoro minorile. Ha una vasta esperienza e competenza nell’aiutare le aziende a migliorare il loro impatto diretto e indiretto sui bambini e, attraverso di esso, a rafforzare il loro business sostenibile. L’obiettivo: migliorare la vita dei bambini e dei giovani e creare un impatto positivo sulla vita dei piccoli più vulnerabili. Making child labour history è una piattaforma no-profit che nasce da una partnership tra Alami Media e Save the Children’s Centre for child rights and business, per sostenere e raccogliere fondi per la ricerca di Save the Children per porre fine al lavoro minorile nel mondo.

12 giugno 2020