Alessandra Todde è la prima donna alla guida della Sardegna

Candidata da una coalizione composta da Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e da altre sette liste, ha ottenuto il 45,4% dei consensi, contro il 45% di Truzzu (FdI)

Con il 45,4% dei consensi – contro il 45% di Paolo Truzzu, esponente di FdI, finora sindaco di Cagliari -, Alessandra Todde, 55 anni, nuorese, si è aggiudicata le elezioni amministrative in Sardegna. Candidata da una coalizione composta da Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e da altre sette liste, è la prima donna eletta alla guida della Regione autonoma Sardegna. Esperta di tecnologie digitale con esperienza manageriali anche all’estero, nel secondo governo Conte è stata sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico e poi viceministro del medesimo dicastero nell’esecutivo Draghi. Nelle elezioni del 2022 è stata eletta alla Camera.

Per quanto riguarda gli altri candidati, Renato Soru, che concorreva con il supporto di una coalizione composita, formata da Movimento Progetto Sardegna, +Europa e altre tre liste, ha ricevuto l’8,6% dei consensi, al di sotto della soglia di sbarramento che per le coalizioni è fissata dalla legge regionale al 10%; Lucia Chessa con la lista Sardegna R-Esiste, ha raccolto l’1% dei voti.

Tra i partiti il più votato è stato il Pd, seguito da Fratelli d’Italia: le due formazioni sono separate da poco più di un migliaio di schede. In terza posizione il M5S, che è la forza politica da cui proviene la neo-eletta presidente.

27 febbraio 2024