Alessandra Balsamo: «Famiglia, ruolo centrale»

Eletta al vertice del Forum laziale, ha guidato finora il Punto Acli a San Pancrazio. Chiede la collaborazione delle 43 associazioni. L’obiettivo: «Fare rete»

Alessandra Balsamo, nuova presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio, spenderà nel suo mandato le proprie competenze personali e professionali. Classe 1978, eletta il 9 febbraio, napoletana d’origine ma romana d’adozione, è sposata con Fabio da 13 anni e mamma di due bambini – Eleonora di 10 anni e Gabriele di 6 – e avvocato specializzato in Diritto di famiglia e minorile. «Il mio obiettivo primario – dichiara – è rafforzare il ruolo centrale della famiglia come interlocutore privilegiato per sviluppare buone politiche familiari, sociali ed economiche».

Nel definire le priorità della sua agenda, Balsamo intende partire «dalle debolezze delle famiglie, ovvero isolamento, povertà educativa e criticità lavorative»: per combatterle, «occorre fare rete, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, tra tutti gli attori che si occupano, direttamente o indirettamente, dei temi familiari, quali le istituzioni, la Chiesa, il terzo settore, le imprese e le altre aggregazioni sociali». Fondamentale in questo senso l’atteggiamento dell’ascolto «che vuol dire saper incontrare, accogliere e conoscere davvero le persone, per poi ragionare su strumenti e interventi concreti ed efficaci», metodologia che caratterizza «le attività del Punto famiglia delle Acli di cui mi occupo dal 2014 nella mia parrocchia di San Pancrazio», chiosa ancora Balsamo. Presso la comunità di Monteverde, inoltre, la neoeletta cura da 10 anni con il marito i percorsi di preparazione al matrimonio per i fidanzati e guida un gruppo di giovani famiglie.

«Serve favorire iniziative di confronto, orientamento e formazione – afferma -, creando spazi comuni di aggregazione e condivisione, dando vita ad iniziative di mutuo aiuto e facendo conoscere le realtà già esistenti a supporto delle famiglie: il “baby-sharing”, ad esempio, è una pratica ancora non così nota». Ciò che è emerso da un recente sondaggio on-line promosso dal Forum e rivolto alle mamme romane per individuare le difficoltà nella gestione della famiglia «è un senso di solitudine e di non serenità che può e deve essere contrastato in un’ottica di diritto collaborativo: in questo porterò la mia esperienza lavorativa di avvocato ma anche di mamma che dialoga e ascolta le esigenze delle altre mamme».

Oltre la metà delle intervistate hanno dichiarato inoltre di lavorare non per scelta ma per necessità economiche, da qui l’impegno a favorire «non solo la ricerca di un lavoro di qualità» ma anche «lo sviluppo di facilitazioni che consentano di conciliare i tempi di accudimento per la famiglia con le esigenze del lavoro come l’orario part-time o il lavoro da casa». Ancora, «individuare spazi idonei per aprire asili nido nei pressi delle aziende, laddove il nido aziendale non possa essere realizzato: questo ridurrebbe i tempi di spostamento e consentirebbe alle madri lavoratrici una gestione dei propri bambini non caratterizzata dall’affanno, permettendo loro non soltanto di avere più tempo per sé ma anche per stare con la famiglia». Per operare in questa direzione in maniera proficua, Balsamo ritiene «importante coinvolgere e farci coinvolgere, come Forum, dalle realtà aziendali e istituzionali presenti nel territorio e in questo sarà preziosa collaborazione di tutte le 43 associazioni familiari che operano nel Lazio, per creare una forte sinergia a livello regionale, senza tralasciare le varie specificità provinciali e della Capitale».

18 febbraio 2019