Al via la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Dal 18 gennaio l’ottavario che culminerà nella veglia diocesana del 20 (diretta Fb) a Santa Maria in Trastevere con il vescovo Selvadagi. La conclusione il 25 con il Papa
Inizia oggi, 18 gennaio, per concludersi lunedì 25 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; la conclusione vedrà la presenza di Papa Francesco, che presiederà i Vespri nella basilica di San Paolo fuori le Mura, alle 17.30. Tra le varie iniziative in programma – molte delle quali on line, vista la situazione di emergenza sanitaria -, centrale sarà la veglia ecumenica diocesana, il 20 gennaio alle 19.30 nella basilica di Santa Maria in Trastevere. A presiedere la celebrazione sarà il vescovo Paolo Selvadagi, delegato diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, mentre l’omelia sarà offerta dall’arcivescovo Khajag Barsamiam, rappresentante della Chiesa Armena Apostolica (ortodossa) presso la Santa Sede; parteciperanno i rappresentanti delle Chiese ortodosse, protestanti e anglicana presenti a Roma. Per partecipare in presenza è possibile scrivere a s.mariaintrastevere@libero.it (tel.06.5814802); prevista la trasmissione in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi.
«La Chiesa armena – sottolinea monsignor Gnavi, parroco a Trastevere e incaricato dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo – ha conosciuto tanta sofferenza: ricordiamo il massacro di Medz yeghern del 1915 e le recenti ferite inferte dal conflitto nel Nagorno Karabakh». Il materiale per la Settimana di preghiera è stato preparato dalla Comunità monastica di Grandchamp. Il tema scelto, tratto dal Vangelo di Giovanni 15, 1-17 è “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto” ed esprime la vocazione alla preghiera, alla riconciliazione e all’unità della Chiesa che caratterizza la Comunità di Grandchamp. Negli anni ‘30 alcune donne di tradizione riformata della Svizzera di lingua francese riscoprirono l’importanza del silenzio nell’ascolto della Parola e ripresero la prassi dei ritiri spirituali. Furono presto raggiunte da altre, e si stabilirono a Grandchamp, nei pressi del lago di Neuchâtel, in Svizzera. Oggi la Comunità conta cinquanta membri, tutte donne di diversa età, tradizione ecclesiale, nazionalità e continente.
Il tema dell’ottavario «ci invita a portare frutto rimanendo in Cristo – spiega monsignor Marco Gnavi -. In questo tempo di pandemia, di crisi globale, rimanere radicati nel Signore Gesù è un imperativo per tutti i cristiani, che sono spinti a dire il Vangelo, la buona notizia della vittoria della vita sulla morte, attraverso la testimonianza della preghiera, della vicinanza gli uni agli altri».
18 gennaio 2021