Al via la 52ma stagione del cineforum Seraphicum

La rassegna diretta da fra Emanuele Rimoli, dal 6 novembre fino ad aprile. Si apre con il film “La famiglia Bèlier”, di Eric Lartigau

La rassegna diretta da fra Emanuele Rimoli, dal 6 novembre fino ad aprile. Si apre con il film “La famiglia Bèlier”, di Eric Lartigau

È il film «La famiglia Bèlier» di Eric Lartigau, che racconta la complessa integrazione di una famiglia di sordomuti di fronte al talento canoro della figlia, che aprirà sabato 6 novembre alle 16, la 52ª stagione del Cineforum Seraphicum, in via del Serafico 1. La rassegna, che terminerà il prossimo aprile, si svolgerà con le proiezioni il venerdì sera alle 21 e il sabato alle 16, a cui seguirà il dibattito con gli ospiti di volta in volta presenti in sala.

Una scelta non casuale quella di aprire la stagione con un film che ha fatto divertire commuovere e pensare milioni di spettatori, perché uno degli obiettivi principali del Cineforum è proprio quello di coniugare riflessione, incontro e attenzione verso le questioni sociali. Per questo alla fine di ogni proiezione è previsto un dibattito nel quale il pubblico in sala si confronta con ospiti d’eccezione: registi, attori, critici cinematografici e testimoni reali. Per «La famiglia Bèlier» sono state invitate le associazioni dell’Ente nazionale sordi, e ci sarà un servizio di interpretariato Lis, la lingua italiana dei segni. L’incontro sarà aperto dal direttore del cineforum fra Emanuele Rimoli, e interverranno Ludovico Graziani, presidente dell’ associazione«Leonardo da Vinci Arte», e lo scrittore sordo Luigi Bove.

«Se l’anno scorso avevamo individuato nell’uomo comune il filo rosso che legava ogni film all’altro, quest’anno la programmazione è più complessa – spiega Francesco Marcolini, attore e moderatore del Cineforum -. La domanda di fondo che riecheggia in ogni storia però potrebbe essere questa: cos’è la felicità? Nell’anno della Misericordia è importante andare oltre il senso di colpa e continuare a sperare; riflettere sui propri errori, ma anche gioire quando è possibile trovare delle vie d’uscita, suggerite dalla fede, dal coraggio e dalla fantasia dell’uomo che da sempre ambisce alla felicità»

Tanti i film in programma per questa stagione. «Torneranno i prati» di Ermanno Olmi; «Unbroken», che racconta la storia di Louis Zamperini, atleta olimpico italo-americano, eroe militare della seconda guerra mondiale; «Il sale della terra» l’imperdibile documentario diretto da Wim Wenders sulla vita di Sebastião Salgado. Più legati all’attualità i film«La trattativa» di Sabina Guzzanti, sul rapporto tra mafia e Stato; «Pitza e datteri» di Fariborz Kamkari e «Timbuktu», per riflettere sull’Islam, sulle sue derive ma anche sulla possibilità di trovare una via di dialogo con il mondo mussulmano.

Non mancherà lo spazio per il grande cinema d’autore, soprattutto a quello italiano, e inoltre saranno creati dei piccoli tour paralleli alle proiezioni per far vivere agli spettatori le emozioni di vedere dal vivo i luoghi dove sono stati girati alcuni film, come è stato fatto l’anno scorso, con il «Tour Fellini», visitando le location usate dal regista nei suoi celebri film come la «Dolce Vita».

29 ottobre 2015