Al via dal 6 dicembre il Green pass rafforzato

Il nuovo decreto approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri. Limitazioni ai no vax anche in zona bianca: tampone anche per bus e metro. Controlli rafforzati. Speranza (Salute): «Robusta accelerata alla campagna vaccinale». Dal 1° dicembre terza dose anche per gli over 18

Per la prima volta in Italia scattano le limitazioni della vita sociale per i no vax anche in zona bianca, oltre agli obblighi vaccinali per alcune categorie. Dal 6 dicembre al 15 gennaio, per accedere a bar, ristoranti, discoteche, stadi, cinema, teatri bisognerà essere in possesso del Green pass rafforzato, ottenibile esclusivamente se si è vaccinati o guariti dal Covid-19. La certificazione verde “normale”, rilasciata con l’esito negativo del tampone molecolare o antigenico, sarà indispensabile per andare al lavoro e il suo utilizzo è stato esteso agli alberghi, agli spogliatoi, ai mezzi di trasporto ferroviario regionale e al trasporto pubblico locale. Dal 15 dicembre obbligo vaccinale allargato al personale non sanitario che lavora nel comparto salute, alle forze dell’ordine, ai militari e a tutto il personale scolastico. L’obbligo riguarderà anche la terza dose.

Tante le novità del nuovo decreto approvato all’unanimità nel tardo pomeriggio di ieri, 24 novembre, dopo un’ora e mezza di Consiglio dei ministri, con l’intento di «prevenire per preservare e dire che è stato fatto il possibile per difendersi dal virus». È perentorio essere «molto prudenti per evitare i rischi e riuscire a conservare ciò che gli italiani hanno conquistato nell’ultimo anno», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa presentando i nuovi provvedimenti che, ha sottolineato più volte, vogliono salvaguardare la normalità, consentire agli esercizi commerciali di rimanere aperti e agli studenti di andare a scuola. «Per i vaccinati questo sarà un Natale normale, il prossimo speriamo lo sia per tutti», le parole del presidente del Consiglio, che ha dichiarato di «aver fatto la terza dose di vaccino».

L’ultimo bollettino emanato ieri sera parla di 12.488 nuovi contagi e di 85 morti e, seppur «la situazione italiana è oggi sotto controllo, è una delle migliori in Europa grazie al notevole successo della campagna vaccinale, è comunque in lieve ma costante peggioramento – ha commentato Draghi -. Inoltre, non siamo ancora nella pienezza dell’inverno e la copertura vaccinale comincia ad affievolirsi». Per questo motivo è già possibile prenotare il richiamo dopo 5 mesi dalla seconda dose di vaccino e «dal 1° dicembre sarà allargata la platea anagrafica – ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza -. Fino ad oggi hanno diritto alla dose di richiamo le persone che hanno più di 40 anni; dal 1° dicembre potranno prenotare gli over 18. Con questa strategia il governo vuole anticipare il virus e questo è fondamentale se si vuole provare a tenere la situazione sotto controllo». L’obiettivo è quello di dare una «robusta accelerata» alla campagna vaccinale, riattivando anche gli hub che erano stati chiusi.

Illustrando le novità del decreto, il ministro Speranza ha comunicato che la validità del Green pass scende da 12 a 9 mesi. I possessori di Green pass rafforzato – che, ricordiamo, dal 6 dicembre si otterrà solo con vaccinazione o guarigione – non andranno incontro ad alcuna restrizione neanche nell’eventuale passaggio di colore delle regioni. «Una disciplina più rigida dell’utilizzo della certificazione verde per evitare chiusure e riduzioni di capienze», ha detto il ministro. Anche i controlli saranno potenziati dalle forze dell’ordine, compresi i vigili urbani. Tutti interventi volti «a dare certezze. L’approvazione all’unanimità è importante – ha evidenziato il presidente del Consiglio -. La mancanza di compattezza viene usata anche come scusa per l’evasione dall’obbligo, per la contrapposizione e la tensione, sembra quasi giustificarsi perché ci sono persone che non la pensano come gli altri. Invece non bisogna sottovalutare né criminalizzare la diversità di vedute, cercando di capire e convincere. Se queste misure avranno successo e l’economia continuerà a riprendersi sarà il miglior modo per far riconciliare le persone».

Il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha rimarcato che le disposizioni contenute nel nuovo decreto «puntano a evitare qualsiasi interruzione della ripresa e a tenere aperto il Paese. Non si vuol tornare al lockdown e ai ristori ma sostenere l’economia in questo mese particolarmente importante, con il Natale e la stagione sciistica alle porte». Per quel che riguarda il vaccino ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, il governo attende il responso dell’Ema. Partirà comunque a breve una campagna di informazione per fugare le «prevedibili esitazioni», ha detto Speranza, consigliando di «fidarsi della scienza, del medico di famiglia e dei pediatri».

25 novembre 2021