Al Tuscolano la “Piazza dell’antimafia sociale”

Sabato 7 novembre piazza Don Bosco ospita l’iniziativa voluta per restituire Roma ai cittadini. Una riflessione dal basso contro mafie e corruzione

Sabato 7 novembre a partire dalle 15 piazza Don Bosco ospita l’iniziativa voluta per restituire Roma ai cittadini. Una riflessione dal basso contro mafie e corruzione

Associazioni, gruppi scout, comitati di quartiere e cittadini si ritroveranno nel pomeriggio di sabato 7 novembre, a partire dalle 15, in piazza Don Bosco, al Tuscolano, condividendo i loro vissuto quotidiano, per aprire una riflessione cittadina, pubblica e dal basso, contro le mafie e la corruzione. «In concomitanza con l’apertura del processo su Mafia Capitale, rispetto al quale ci impegniamo a essere vigili e partecipi – scrivono i promotori in una nota -, invadiamo pacificamente e gioiosamente una piazza nostro malgrado identificata con valori tutt’altro che positivi». Nello scorso agosto infatti proprio qui si svolsero i funerali di Vittorio Casamonica, accendendo ulteriormente il dibattito sulle infiltrazioni mafiose nella Capitale.

L’obiettivo è «raccontare un’altra storia: quella di una comunità al lavoro per costruire percorsi di cambiamento etico e morale e di crescita culturale e civica. Lo faremo – dichiarano le associazioni promotrici – come lo facciamo ogni giorno: con laboratori tematici, giochi per i più piccoli, denunce e testimonianze, musica e spettacoli». In poche parole, «con l’incontro e il confronto, come ogni comunità coesa e consapevole; per usare il linguaggio della scienza: “Gli anticorpi si sviluppano nel corso di un’azione immunitaria e svolgendo un’azione antagonista”».

Assicurata la presenza della presidente del municipio VII Susi Fantino. «La politica – dichiara – non può e non deve tirarsi indietro ma deve impegnarsi quotidianamente al fianco della cittadinanza, soprattutto in un periodo come questo dove la tenuta degli spazi democratici viene messa costantemente a dura prova dalla ragion di stato». Anche per Fantino, «ripartire dai quartieri, attraverso la partecipazione, l’impegno e la collaborazione fra società civile e classe politic,a è l’unico vero antidoto per sradicare alla base i meccanismi che hanno permesso il dilagare delle mafie nei nostri quartieri e cambiare finalmente volto alla nostra Capitale».

6 novembre 2015