Al Torrino serata di musica e preghiera in compagnia dei santi

Il vescovo Lojudice: «beatitudini e opere di misericordia “polmoni” che fanno respirare la santità». Concerto, catechesi, tavola rotonda

“Abbi cura di lui”: questo il tema della serata promossa all’Istituto scolastico Santa Chiara mercoledì 31 ottobre in occasione della Notte dei santi. Musica, un dibattito e, in conclusione, la processione e la Messa nella vicina parrocchia di San Giovanni Battista de la Salle, al Torrino. A presentare la serata il conduttore televisivo Alessandro Greco, cimentatosi anche in una breve e divertente imitazione di papa Francesco. L’umorismo e il buonumore, del resto, sono senz’altro una caratteristica di spicco di molti santi, ha ricordato durante la tavola rotonda il vescovo ausiliare per il settore Roma Sud, monsignor Paolo Lojudice.

«Vanno recuperate una serie di positività che sono già nel Vangelo, quindi noi non dobbiamo inventarci niente», ha affermato Lojudice, ricordando sinteticamente alcuni dei più importanti santi transitati nella capitale della cristianità, da Filippo Neri a Camillo de Lellis, senza trascurare nomi meno noti, come il carmelitano Angelo Paoli. Molti di loro, ha sottolineato il presule, si sono distinti in opere caritative a beneficio dei poveri o dei malati. Il punto di partenza, per loro, è “guardarsi intorno” nel luogo dove si risiede – parrocchia, istituto o altro – e da lì «chiedersi di cosa la gente ha bisogno», ha aggiunto Lojudice.

La giornalista e scrittrice Maria Pia Ammirati ha tratteggiato il profilo della beata Caterina Trojani (1813-1887), di cui due anni fa ha realizzato la biografia, Caterina Troiani, tra schiave nere e rubaparadiso (San Paolo). La beata ciociara è una figura attuale per varie ragioni: a soli sei anni perse la madre, vittima di «femminicidio, una piaga sempre esistita»; a metà del XIX secolo, madre Caterina era poi partita missionaria in Egitto, dove sarebbe rimasta tutta la vita, fondando la congregazione delle Suore Francescane Missionarie, cui appartiene l’istituto dove si è tenuto il dibattito. «Fu una delle prime missionarie in Nord Africa – ha ricordato la Ammirati – giunse al Cairo, quando già era una metropoli». La beata Troiani ebbe il merito di «salvare molte donne dalla schiavitù e dalla povertà», strappandole «ai deserti e agli harem».

In rappresentanza delle “padrone di casa” è intervenuta suor Paola, offrendo una testimonianza della propria vocazione religiosa, seguita dal consigliere del IX Municipio Riccardo Graceffa, che si è soffermato sul tema dell’accoglienza degli stranieri a livello territoriale e nazionale: «Per vincere la paura e la diffidenza – ha detto – ci vuole più fede». Una testimonianza anche da Confort, una giovane immigrata nigeriana, madre di tre figli, che ha raccontato le sue vicissitudini e il suo difficile percorso verso un’integrazione fortemente voluta e infine ottenuta.

Dopo la catechesi proposta da don Giacomo Pavanello, responsabile dell’evangelizzazione di Nuovi Orizzonti, recentemente nominato parroco di San Giuseppe Cottolengo all’Aurelio, la serata in auditorium si è conclusa con il concerto della christian rock band calabrese dei Kantiere Kairos, particolarmente acclamata dai numerosi adolescenti presenti in sala. In precedenza, l’esibizione di suor Anna Nobili e Celeste Fornaro in una “holy dance”.

Al termine di un breve percorso, accompagnato da canti e da una fiaccolata, i partecipanti si sono trasferiti in processione a San Giovanni Battista de La Salle, dove Lojudice ha presieduto la Messa concelebrata dal parroco don Francesco Zanoni. Nell’omelia, il vescovo ausiliare ha indicato nelle “beatitudini” evangeliche e nelle “opere di misericordia” i “polmoni” che fanno respirare la santità. Il presule ha anche ricordato l’importanza dei martiri, rallegrandosi per l’assoluzione dall’accusa di blasfemia a carico di Asia Bibi, simbolo dei cristiani perseguitati in Pakistan.

 

2 novembre 2018