Al Museo di Roma “Klimt. La Secessione e l’Italia”

Nelle sale di Palazzo Braschi fino al 27 marzo numerosi capolavori che ripercorrono la produzione dell’artista, in un viaggio ideale tra arte e percezioni sensoriali

Sensualità, cromatismo e decorazione musiva: è la cifra stilistica di Klimt, il maestro viennese dell’impero asburgico che amava l’Italia e, secondo artisti coevi, declamava versi della Divina Commedia di Dante mentre dipingeva. Pur non amando viaggiare, si recò spesso nel Bel Paese per studiarne l’eredità del Rinascimento, lasciandosi affascinare dai mosaici paleocristiani e medievali di Ravenna, che tanta influenza esercitarono sul suo stile, da Venezia coni suoi vetri murrini e gli smalti bizantini, e da Roma.  Maturato all’interno della protesta della secessione viennese, fondata nel 1897 con il motto “A ogni tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”, per l’audacia della sensualità, il suo stile originalissimo gli valse critiche in Italia e in patria, ma anche un tributo straordinario di pubblico, ancora oggi inalterato.

Sold out talvolta anche nei giorni feriali, “Klimt. La Secessione e l’Italia “è una mostra che si snoda lungo le sale del Museo di Roma, ospitando numerosissimi capolavori dell’artista, provenienti dal Museo Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation. Di sala in sala l’eleganza di Klimt, in dialogo con altri artisti secessionisti e esempi di design, incanta il visitatore di ogni età, che ne ripercorre la produzione, dagli esordi agli ultimi capolavori, in un viaggio ideale tra arte e percezioni sensoriali: da quelle più delicate, scaturite dai ritratti femminili in cui il maestro eccelle. a quelle più complesse, che evidenziano il clima culturale in cui nacque la psicoanalisi. Accanto ai ritratti di donne benestanti della società cittadina, eseguiti dopo una serie di studi a matita e pose estenuanti, spicca la “Giuditta”, capolavoro che ritrae in forma inedita l’eroina biblica che decapitò il comandante assiro Oloferne, con le sue stesse mani, per salvare il popolo ebraico dalla rovina. Il tema dell’eroina, tra eroismo e sensualità, era in voga nei primi anni del 900, e Klimt ne esalta l’ambivalenza. Giuditta si rivolge all’osservatore in modo seducente, con il busto avvolto in un sottile strato di seta, che anziché coprirla. ne esalta le nudità.  Eroina, che rimanda al dibattuto tema sul rapporto tra i sessi e l’autodeterminazione del ruolo. Innovativo è l’uso massiccio della foglia d’oro combinata con la pittura (diverse zone del quadro, il collier, parte della veste, lo sfondo, non sono dipinte ma coperte da una sottilissima foglia d’oro). Gli ornamenti dello sfondo, ispirati all’arte assira, conferiscono alla donna un alone esotico che ne rafforza il fascino misterioso.

Se idealizzati sono i paesaggi, senza nuvole e paradisiaci, mirabili sono le allegorie seducenti nelle loro misteriose intuizioni psicoanalitiche della vita, morte e miti, di cui un esempio è il “Fregio di Beethoven” (1902): omaggio sensazionale al celebre compositore.  Il fregio murale, lungo più di 34 metri, per un’altezza di circa due metri su tre pareti di una stanza, è la sua interpretazione visiva della Nona Sinfonia di Beethoven. In una sala a parte è esposto il capolavoro incompiuto “La sposa”, opera di grande formato sul tema, ricorrente nella sua produzione, dell’amore e del desiderio. Al centro della composizione la sposa addormentata, avvolta in una veste di un blu intenso. Ha accanto a sé la testa del compagno, la cui figura è in gran parte nascosta da un gruppo fluttuante di donne. E ancora, per concludere, ospite d’eccezione il “Ritratto di Signora”, trafugata dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperata nel 2019 in giardino, chiusa in un sacchetto di plastica.

Klimt. La Secessione e l’Italia c/o Museo di Roma – Palazzo Braschi, ingresso da piazza Navona e da piazza San Pantaleo 10. Fino al 27 marzo 2022. A cura di Maria V. Marini Clarelli, F. Smola, S. Tretter. Biglietto “solo mostra”: intero € 13; ridotto: € 11; speciale famiglia: € 22 (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni). Si raccomanda la prenotazione. Informazioni e prenotazioni: tel. 060608, tutti i giorni ore 9 – 19.

17 dicembre 2021