Al Gemelli nascerà un “Cuore” per le malattie cardiovascolari

Presentato un polo innovativo che sorgerà nei prossimi tre anni grazie a due partnership. Coniugando attenzione all’ambiente e alle nuove tecnologie

«Un ospedale venuto dal futuro, tutto costruito intorno al cuore dei pazienti e innovativo non solo per le tecnologie e la struttura, ma soprattutto per il modello organizzativo dell’offerta di cura, unico nel nostro Paese e tra i pochi al mondo che strizza l’occhio alla sanità di domani». È “Cuore” (acronimo di Cardiovascular Unique Offer ReEngineered), un progetto completamente dedicato alle patologie cardiovascolari, che sorgerà nell’arco dei prossimi tre anni all’interno del campus dell’Università Cattolica-Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, grazie alla partnership con Fondazione Roma e Istituto Toniolo.

«La palazzina che lo ospiterà – spiega Massimo Massetti, direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Policlinico – sarà un edificio green, ecosostenibile, immerso nella natura e dalle linee architettoniche fluide ed eleganti, perché anche la bellezza degli ambienti dà un importante contribuito al benessere psico-fisico del paziente e di chi ci lavora. Un hotel a 5 stelle aperto a tutti i pazienti, sia a quelli che arrivano dal nostro pronto soccorso (uno dei più grandi d’Italia, con oltre 100 mila accessi l’anno), sia a quelli inviati da altri ospedali, numerosi del Centro-Sud. Una parte molto innovativa di questo progetto saranno le tecnologie digitali al servizio della diagnostica e della comunicazione, con le quali si allestirà un servizio di telemedicina in grado di assistere i pazienti a distanza».

I sei piani di “Cuore” ospiteranno 104 posti letto di degenza ordinaria e 29 di terapia intensiva, 24 ambulatori multidisciplinari, 10 sale operatorie, un reparto di diagnostica con una risonanza magnetica e una Tac. Grande attenzione verrà data alla telemedicina, con ambulatori attrezzati per le visite da remoto in realtà aumentata. Una “sala dei bottoni” ospiterà personale sanitario e potere decisionale per guidare in tempo reale il percorso di cura e prendere decisioni tempestive. Una volta a regime, spiegano dall’ospedale, sarà possibile tra l’altro effettuare ogni anno duemila angioplastiche, quattromila coronarografie/cateterismi cardiaci, 200 sostituzioni di pacemaker e loop recorder, 350 interventi di chirurgia vascolare open e 200 endovascolari.

24 febbraio 2022