Al Circo Massimo la stagione estiva del Teatro dell’Opera
Il direttore artistico Vlad: «Segnale di ottimismo per il mondo dello spettacolo». Inaugurazione il 16 luglio con “Rigoletto”. “Il Barbiere di Siviglia”, la prima riservata agli operatori sanitari
Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità, torna a riprendersi la scena ospitando la stagione estiva del Costanzi di Roma, primo teatro dell’Opera in Europa a riaprire i battenti dopo il lockdown a cui si è stati costretti dall’emergenza coronavirus. L’imponente arena dove, oltre alle corse delle quadrighe, si svolgevano manifestazioni trionfali, processioni e pubbliche esecuzioni, per quest’estate sarà l’inedito tempio della lirica e del balletto classico. Soddisfatto il sovrintendente del Teatro Carlo Fuortes che, alla presentazione ufficiale del cartellone estivo, il 22 giugno, spiega: «Siamo passati dall’incubo della chiusura forzata al sogno di fare un’opera, per la prima volta, al Circo Massimo, e in tempi molto brevi. Siamo riusciti a trasformare i vincoli in opportunità». L’inaugurazione il 16 luglio, con “Rigoletto”: regia di Damiano Michieletto, direzione di Daniele Gatti e con Ivan Ayon Rivas, Luca Salsi e Rosa Feola interpreti principali.
Nell’attesa, cresce la curiosità per le soluzioni artistiche alle quali si dovrà ricorrere per non infrangere le norme anti-Covid. La stessa scelta del Circo Massimo, in sostituzione della location archeologica di Caracalla, è dovuta alla necessità di rispettare la normativa sulla ripartenza delle attività culturali, che ha nel distanziamento sociale il suo caposaldo. Il palco, già in allestimento, sarà realizzato in carpenteria lignea ignifuga e sarà tre volte più grande di quello del Costanzi, con una superficie di 1.500 metri quadrati. Una scenografia enorme per delle «produzioni – ha spiegato il sovrintendente – che saranno quindi dei veri e propri kolossal». In teatro bisogna osare, e qui «non c’è dubbio che questo è stato fatto: abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo – dice il direttore artistico dell’Opera, Alessio Vlad -. È un segnale di ottimismo per tutto il mondo dello spettacolo». E non è escluso che lo spazio per gli spettatori si allarghi ulteriormente.
Albino Ruberti, capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in una nota annuncia che l’amministrazione «è al lavoro per una nuova ordinanza, in uscita questa settimana, con nuove linee guida per ampliare in sicurezza la platea del pubblico del Circo Massimo da mille fino a un massimo di 1.400 posti, con la possibilità anche per gli altri operatori culturali di allargare i propri parterre in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche dei luoghi». Per i giovanissimi, «in arrivo un nuovo accordo che permetterà agli under 30, titolari di Lazio Youth Card, di vivere un’esperienza straordinaria con tanti biglietti gratuiti». Insomma, tutto sembra promettere una rinascita.
Quanto al programma, sono ventuno le serate di spettacolo fino al 13 agosto: dopo il “Rigoletto” – melodramma la cui prima verrà trasmessa in diretta da Rai 5 -, il cartellone estivo dell’Opera di Roma prevede una delle opere più popolari: “Il barbiere di Siviglia” di Rossini. Il barbiere e factotum ha la voce di Davide Luciano. Giorgio Misseri è il Conte d’Almaviva, Chiara Amarù e Miriam Albano si alterneranno nel ruolo di Rosina. Dirige il Coro del Teatro dell’Opera il maestro Roberto Gabbiani. La rappresentazione d’esordio, il 22 luglio, sarà riservata – ad annunciarlo è il sindaco di Roma Virginia Raggi – «a tutti gli operatori sanitari che hanno lottato contro il virus in questi mesi». Potranno assistere gratuitamente e «alleggerire la mente dopo un periodo così difficile». Oltre agli artisti, la prima cittadina rende omaggio a tutti coloro che lavorano alla riuscita di uno spettacolo, quel «laboratorio di sogni in cui lavorano tante altre professionalità e maestranze che rappresentano un vanto per la città».
Una prima assoluta, il 25 luglio, di un nuovo balletto, “Le quattro stagioni”, firmato da Giuliano Peparini su musiche di Antonio Vivaldi e con i ballerini, ben 48 che – come assicura Eleonora Abbagnato, étoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo del Costanzi – sapranno rispettare il distanziamento. La voce recitante di Alessandro Preziosi farà da intermezzo tra una stagione e l’altra. Le musiche, su base registrata, saranno eseguite invece dall’Orchestra del Teatro con Vincenzo Bolognese, violino solista concertante. Scene e costumi firmati rispettivamente da Andrea Miglio e Anna Biagiotti. Sarà quindi la volta de “La Vedova allegra” di Franz Lehár, il 31 luglio, con la direzione di Stefano Montanari eseguita in forma di concerto, ancora una volta con Roberto Gabbiani a dirigere il Coro, mentre il 6 e il 9 agosto è previsto l’atteso ritorno di due star internazionali: Anna Netrebko e Yusif Eyvazov. Coppia nell’arte e nella vita, i due divi tornano a cantare insieme a Roma sette anni dopo la “Manon Lescaut” diretta dal maestro Muti che li ha fatti incontrare. Diretti dal maestro Jader Bignamini, interpreteranno brani di Giuseppe Verdi, Francesco Cilea, Giacomo Puccini, Michail Glinka, Antonín Dvorák, Pietro Mascagni e Umberto Giordano.
23 giugno 2020