Al Borgo Ragazzi don Bosco circa 300 interventi al giorno ma i fondi scarseggiano

Continuano le attività al servizio di giovani e famiglie in condizioni di disagio. «Andiamo avanti con le nostre forze ma da soli non possiamo farcela»

Da 72 anni l’opera salesiana Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma eroga ogni giorno circa 300 interventi psico-socio educativi al servizio di giovani e famiglie in condizioni di disagio sociale. Anche in questo tempo di crisi, nel quale i fondi non arrivano e serve il contributo di tutti per aiutare i più deboli. «Continuiamo a sostenere i giovani a distanza, con la nostra missione di accoglienza e di vicinanza. Reinventandoci, mettendoci il cuore e i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione, lavorando spesso gratuitamente ma mettendo sempre al centro loro: i giovani che don Bosco tanto amava», assicura il direttore don Daniele Merlini.

La difficoltà, in questo momento, è che non arrivano molti dei pagamenti previsti. «Stiamo andando avanti con tutte le nostre forze garantendo anche molte ore di volontariato ma, da soli, non possiamo farcela – l’allarme di Merlini -. Siamo preoccupati per i giovani e le famiglie più povere che, come in ogni momento di crisi, sono i primi a subire le peggiori conseguenze. Chiediamo quindi, a chi può, di sostenerci con un contributo, anche piccolo, per continuare a nutrire il futuro di questi nostri fratelli più poveri».

Di qui l’idea di avviare una raccolta fondi, chiedendo un contributo anche piccolo a chi ne ha possibilità. Le coordinate bancarie sono: Borgo ragazzi Don Bosco, Intesa San Paolo, IBAN: IT73J0306909606100000148570. In questo modo, affermano dall’opera salesiana, Borgo Ragazzi Don Bosco potrà proseguire la propria attività e fare in modo che le situazioni più complicate non degenerino in tragedia. «Siamo disorientati, confusi ma anche sostenuti dalla certezza che se lavoriamo insieme la ricostruzione sociale che ci aspetta nel prossimo futuro, sarà libera dall’accumulo di quelle macerie provenienti da situazioni di disagio e devianza che stanno esplodendo in questo periodo».

2 aprile 2020