Al Baobab oltre 120 migranti in tenda. Appello alla popolazione

Nonostante il freddo, nel presidio dietro la stazione Tiburtina sempre più persone: nuovi arrivati, fuoriusciti dall’accoglienza, dublinati e gli sgomberati dalle occupazioni. La campagna “Yes we camp”

Sono 120 le persone che stanotte hanno dormito nelle tende di piazzale Maslax, lo spazio dietro la stazione Tiburtina di Roma, gestito dagli attivisti di Baobab experience. Numeri alti e non convenzionali, molto superiori alla media del periodo. Basti pensare che lo scorso anno, negli stessi giorni di febbraio, i migranti che dormivano in strada erano appena 18.

«Sono numeri che di solito registriamo nella stagione estiva – spiega il presidente di Baobab experience Roberto Viviani -. La maggior parte delle persone che ospitiamo, 120 in tutto, sono eritrei e sudanesi. Poi c’è un gruppo di persone che arriva dal Gambia, qualche maliano e pochi nigeriani. Ci sono anche tunisini, egiziani e marocchini». Ogni persona ha una situazione diversa, spiega ancora Viviani: «Ci sono i migranti appena sbarcati, come gli eritrei che risultano come prima nazionalità anche nei dati del Viminale, e che sono di nuovo in transito perché il programma di relocation è bloccato. A Roma registriamo, inoltre, un aumento dei casi Dublino e, molto più che lo scorso anno stiamo dando accoglienza alle persone uscite dai centri o perché hanno finito il progetto o perché sono stati allontanati. Ci sono poi alcuni ragazzi provenienti da occupazioni sgomberate a Roma». Al presidio continuano ad arrivare anche minori non accompagnati, che però, precisa ancora il presidente di Baobab, vengono mandati nei centri dedicati di Save the Children e Intersos.

Per far fronte alla situazione gli attivisti hanno lanciato la campagna “Yes, we camp“, con una chiamata all’intera popolazione romana. «Sappiamo che molti vorrebbero fare di più ma qualsiasi contributo, anche solo un messaggio di supporto, per noi è prezioso: quella che portiamo avanti dal 2015 infatti non è una lotta di Baobab Experience, non è solo una lotta politica è soprattutto una lotta di profondi sentimenti di tutte le donne e gli uomini che credono in questa causa e che rendono possibile lo svolgimento delle attività di volontariato. Nonostante le difficoltà della vita quotidiana – hanno scritto su Facebook -. Questo sarà un lungo fine settimana di raccolta beni e fondi per il presidio e siete tutte e tutti invitati a partecipare».

Si inizia domani pomeriggio, venerdì 16 febbraio, a Garbatella, con la raccolta di beni a Casetta rossa. Sabato, invece, sarà presente a piazzale Maslax il vignettista Rouge con cui si parlerà di leggi migratorie e accoglienza dal basso. Rouge devolverà all’associazione tutto il ricavato della vendita delle sue tavole. «Dopo il pranzo della domenica il caffè passate a prenderlo da noi a piazzale Maslax, vogliamo chiudere in bellezza facendoci stringere dall’abbraccio della cittadinanza attiva e raccogliere vestiario invernale e prodotti igienici per gli ospiti – conclude l’appello -. Vi aspettiamo, soprattutto chi ha già donato e voglia venire, troverà il nostro più caldo abbraccio». I volontari ricordano, infine, che va avanti la solidarietà tra gli attivisti: oggi a Cedric Herrou, il contadino francese che accoglie i migranti nella valle del Roja, è stata consegnata una cucina da campo proveniente da piazzale Maslax.

15 febbraio 2018