Aipd accanto a 45 adolescenti in cammino verso l’età adulta

È il progetto “La mia casa è il mondo”: in gruppi da 5, i ragazzi, con educatori e volontari, compiono piccole “missioni di esplorazione”, conquistando autonomia

È partito nel mese di settembre il progetto Aipd (Associazione italiana persone down) “La mia casa è il mondo”, finanziato dal dipartimento Politiche per la famiglia nell’ambito del bando EduCare. Destinatari: 45 ragazzi e ragazze con sindrome di Down, tra gli 11 e i 15 anni,  provenienti da 9 sezioni Aipd, tra cui, nel Lazio, Frosinone e Latina. Divisi in gruppi da 5, con educatori e volontari, compiranno, fino a febbraio 2022, piccole “missioni di esplorazione”, per aumentare l’autostima, diminuire la paura, sentirsi a casa nel mondo. Per diventare adulti, conquistando competenze e autonomia. Saranno, insomma, accompagnati a sperimentare e vivere esperienze di autonomia fuori casa: le “missioni di esplorazione”, appunto, preparate con i ragazzi stessi, che saranno registrate in un diario tramite le immagini e condivise attraverso racconti social su Facebook e Instagram.

Tanti gli obiettivi che evidenziano dall’Aipd: «Riappropriazione del mondo fuori casa, diminuzione della preoccupazione di genitori e figli, crescita delle autonomie esterne (uso della strada, dei mezzi di trasporto, del denaro), sviluppo della capacità di collaborare e di trasformazione dei desideri in progetti». E ancora, «conoscenza del proprio territorio e crescita del senso di responsabilità, appartenenza, cittadinanza. I luoghi di cui riappropriarsi – aggiungono –  spazieranno dal patrimonio artistico-museale alla fruizione di concerti e spettacoli, a incontri con realtà significative del territorio: botteghe artigiane, “personaggi” e istituzioni del luogo».

In concreto, sono previsti, nei 6 mesi di attività, 20 incontri settimanali – di cui almeno 12 in esterno – e 2 weekend per ogni gruppo, dedicati alla coprogettazione delle “missioni” e alla loro realizzazione. Per concludere il progetto, i ragazzi inventeranno e realizzeranno un “segno” visibile di tale esperienza, che servirà a ricordarla e a stimolarne la prosecuzione. Il progetto, spiegano ancora dall’Associazione, si realizzerà in sinergia con il territorio, attraverso la creazione di «una vera e propria rete trasversale, in cui saranno coinvolti tanti e diversi “compagni di viaggio”: associazioni culturali e di volontariato, esperti, amministrazioni locali, enti per il turismo e così via. Al termine, sarà organizzato un evento di comunicazione in ogni territorio coinvolto, nel quale verrà anche presentata una pubblicazione con la storia del progetto e le linee guida per la sua riproposizione su altri territori e con altri partecipanti».

14 settembre 2021