Si comincia dagli agricoltori. Dopo l’approvazione della Manovra economica, sono loro i i primi a scendere in piazza nella Capitale per denunciare gli errori regionali e l’assenza nella legge di stabilità delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di solidarietà nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito importanti aree del Paese, a partire dalla Puglia, con il dimezzamento della produzione nazionale di olio di oliva che ha messo in ginocchio il settore.

Appuntamento domani, 8 gennaio, a partire dalle 9.30, davanti alla sede del ministero delle Politiche agricole, in via XX Settembre 20. Qui è previsto, tra l’altro, l’incontro di una delegazione guidata dal presidente nazionale Ettore Prandini con il ministro Gian Marco Centinaio per affrontare l’emergenza, con l’«opportuno confronto con i corpi sociali» sollecitato dallo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno. Si tratta, si legge in una nota, di «difendere il prodotto simbolo della dieta mediterranea di fronte ad una crisi storica che va affrontata responsabilmente con interventi straordinari a livello regionale e nazionale, come dimostra lo studio “Salvaolio” della Coldiretti che sarà presentato nell’occasione».

Dalla inarrestabile strage provocata dalla Xylella alle contraffazioni, dall’invasione di olio straniero a dazio zero al falso Made in Italy, fino ai cambiamenti climatici e agli effetti dei disastrosi eventi estremi: queste, spiegano, «sono alcune delle criticità da affrontare per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini, il presidio del territorio, l’economia e l’occupazione che vede impegnate oltre 400mila aziende agricole».

7 gennaio 2019