Aggressione a Trastevere, portavano maglietta del cinema America

Solidarietà dai social. La condanna dal mondo della politica e dello spettacolo. Sant’Egidio: «Preoccupante sintomo di un crescente clima di intolleranza, di razzismo e di violenza»

#cinemaamerica è uno degli hashtag di tendenza nelle ultime ore per esprimere solidarietà ai quattro ragazzi aggrediti nella notte tra sabato 15 e domenica 16 giugno perché indossavano la maglietta del cinema e considerati antifascisti. Personalità del mondo della politica e dello spettacolo hanno postato fotografie con indosso la maglietta bordeaux simbolo dell’associazione che gestisce le proiezioni cinematografiche in alcune arene della capitale, la prima a denunciare «l’aggressione squadrista». Vicinanza ai quattro giovani è arrivata anche dal premio Oscar Jeremy Irons intervenuto ieri sera, domenica 16 giugno, in piazza San Cosimato a Trastevere, per assistere alla proiezione di “Io ballo da sola” di Bernardo Bertolucci.

Anche la Comunità di Sant’Egidio «condanna con fermezza l’agguato di stampo fascista ed esprime solidarietà ai quattro giovani aggrediti solo perché indossavano la maglietta del Cinema America. L’episodio è il preoccupante sintomo di un crescente clima di intolleranza, di razzismo e di violenza che si sta diffondendo dalla periferia al centro della città con troppa facilità perché non trova davanti a sé un argine culturale capace di contrastarlo. Siamo preoccupati per la tenuta civile e morale di Roma che, per la sua storia, si merita ben altro».

L’aggressione è avvenuta in pochi minuti nella notte tra sabato e domenica. I quattro ventenni hanno raccontato che si trovavano in piazza a San Francesco a Ripa quando sono stati accerchiati da un gruppo di giovani che gli hanno urlato “Hai la maglietta del Cinema America, sei antifascista, levati subito sta maglietta, te ne devi andare via da qua”. Secondo la loro ricostruzione alle minacce sono seguite le bottigliate e i pugni. Subito dopo l’assalto gli aggressori si sono dileguati mentre le vittime sono state medicate in ospedale.

17 giugno 2019