Agenda urbana UE, Marino: «Città chiedono più centralità e più risorse»

Accolti in Campidoglio i sindaci d’Europa per discutere sullo sviluppo di un’Agenda urbana. Discusse le tematiche ambientali, dall’inclusione sociale alla mobilità. Il sindaco di Parigi: «Alleanza per la cooperazione»

Una nuova centralità delle città nelle politiche europee. Riparte da qui il cammino dei sindaci dell’Unione, riunitisi ieri, mercoledì 1° ottobre, a Roma insieme ai loro delegati per discutere sullo sviluppo di un’Agenda urbana in Europa. Dalle tematiche ambientali all’inclusione sociale, alla mobilità: tanti i temi all’ordine del giorno. A fare sintesi, il primo cittadino della Capitale Ignazio Marino, che ha parlato della «necessità di maggiori risorse per lo sviluppo delle politiche urbane da parte dell’Europa» ma anche del «miglioramento della governance sia comunitaria che tra nazioni e singole città». Ancora, tra gli aspetti cruciali sottolineati dai sindaci, la «cooperazione, che permetta un’alleanza forte», ha sottolineato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo.

«Sono convinto che stiamo affrontando le stesse sfide e gli stessi problemi ed è importante condividere i percorsi da seguire» ha spiegato Marino che, insieme al Commissario europeo alle politiche regionali Johannes Hahn ha partecipato alla conferenza stampa nella Sala degli Orazi e dei Curiazi ai Musei Capitolini. La stessa sala nella quale il 25 marzo 1957, ha ricordato «venne firmato il trattato che istituì la Comunità economica europea». Quindi ha illustrati i temi affrontati dai primi cittadini dell’Unione. A cominciare da quelli legati all’ambiente, e alle politiche necessarie per attuarli. «Con particolare riferimento alla mobilità per l’abbattimento dell’inquinamento e all’innovazione. Per tutti, in tal senso, sono indispensabili la condivisione e lo scambio di buone pratiche, oltre alla creazione di indicatori uniformi e leggibili che permettano una corretta interpretazione del processo di sviluppo delle politiche urbane». Roma in particolare ha presentato i suoi progetti di pedonalizzazione mentre «importanti città come Londra e Parigi hanno illustrato il tentativo far arrivare la mobilità alternativa, bicicletta in primis, al 25%».

Ancora, sul versante dell’inclusione sociale, il punto fermo messo dai sindaci del vecchio continente riguarda l’educazione e la formazione scolastica. «Le nostre – le parole di Ignazio Marino – sono città mondo, o città mosaico, con tante religioni, culture ed etnie. Noi abbiamo il dovere di promuovere l’inclusione e l’integrazione. Credo che la formazione, e quindi la scuola prima di tutto, rappresentino lo snodo attraverso cui permettere alle nostre comunità di diventare coese». Passa di qui anche la strada per «aumentare la sicurezza», soprattutto mentre cresce l’allarme per il terrorismo.

Tra le questioni affrontate nell’incontro anche il tema dei fondi dell’Unione Europea, in relazione al quale le grandi metropoli chiedono «una maggiore equità nella distribuzione». Nonostante i tagli, ha chiarito il commissario Hahn, «siamo in grado di investire nelle città. Per la programmazione 2014-2020 verranno stanziati 60 miliardi per le città che devono diventare un attore permanente nel processo decisionale europeo». Rinsaldato, intanto, il legame storico tra Roma e Parigi, i cui sindaci hanno firmato una dichiarazione congiunta con l’intento di «rafforzare la cooperazione elaborando proposte comuni destinate a essere sottoposte agli organismi europei», si legge in una nota del Campidoglio. I temi: la lotta ai cambiamenti climatici, la cultura, «attraverso la sinergia di progetti artistici tra le due città», la digitalizzazione, il turismo e la mobilità urbana.

Nel corso del dibattito, i sindaci hanno messo a punto anche alcune richieste. Come l’apertura di una piattaforma di dialogo tra i sindaci e la Commissione europea e la pubblicazione, da parte della Commissione, di un libro bianco sull’Agenda urbana integrata. Ancora, la costituzione di un consiglio urbano politico nell’ambito della strategia Europa 2020, per un dialogo diretto tra amministrazioni cittadine; anche istituendo un segretariato che tenga i rapporti con le città e le reti di città. Da ultimo, una proposta: un incontro con il presidente Jean-Claude Junker, per affrontare i temi dello sviluppo urbano e della rappresentanza delle città capitali in ambito Ue. Intanto, Vienna si è candidata a ospitare un nuovo meeting dei primi cittadini d’Europa nel 2015; lo stesso ha fatto Amsterdam per il 2016.

2 ottobre 2014