Affinati: dalle Invalsi «foto impietosa dell’istruzione italiana»

Lo scrittore e docente, curatore della rubrica Libri di Romasette.it, commenta i dati diffusi alla Camera: «Preoccupante lo scarto tra Nord e Sud»

«I dati delle prove Invalsi offrono una fotografia impietosa dello stato dell’istruzione italiana perché sottolineano uno scarto molto forte tra Nord e Sud». Lo scrittore e docente Eraldo Affinati – che cura la rubrica Libri di Romasette.it – commenta i dati sulle prove Invalsi, diffusi nei giorni scorsi alla Camera dei deputati, dopo le prove sostenute nei mesi scorsi dai ragazzi di seconda e quinta elementare, della terza media, della seconda e della quinta superiore.

Nell’analisi di Affinati, «i dati fanno notare un problema nella lettura, nella comprensione del testo scritto, soprattutto da parte dei ragazzi che frequentano le scuole medie inferiori. Questi risultati ci devono allarmare e spronare a lottare affinché la lettura possa diventare patrimonio di tutti gli adolescenti». Le cose non migliorano più di tanto andando avanti con gli anni: solo il 65,4% degli studenti della quinta superiore raggiunge risultati almeno adeguati in italiano; percentuale che scende al 58,2% per la matematica. Per l’inglese siamo al 51,8% nella lettura e il 35% nell’ascolto. Non solo: dai risultati emerge che gli studenti dell’ultimo anno delle superiori che vivono al Sud hanno ancora più difficoltà dei loro coetanei con l’italiano.

«Lo scarto tra Nord e Sud – riflette Affinati – pone un problema di equità: dalle prove Invalsi sembrerebbe che i giovani meridionali hanno meno opportunità non certo per loro incapacità ma per mancanza di strutture pubbliche efficienti, rispetto a quelle che ci sono al Nord». Per lo scrittore, si tratta di uno scarto da riequilibrare: «È l’elemento più preoccupante».

12 luglio 2018