Addio a Giulia Spizzichino, testimone della Shoah

Si è spenta a 90 anni la donna che fece arrestare il capitano delle SS Erich Priebche. Nell’ottobre scorso l’ultimo incontro con i ragazzi di una scuola

Si è spenta a 90 anni la donna che fece arrestare Erich Priebke. Nell’ottobre scorso l’ultimo incontro con i ragazzi di una scuola. Il cordoglio di Roma e non solo

Una vita segnata dalle leggi razziali del 1938, dalla deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma e dalla strage delle Fosse Ardeatine del 1944. Nel campo di concentramento di Auschwitz e alle Fosse Ardeatine perse 26 familiari, di questi 11 erano bambini, uno aveva appena 18 giorni. Giulia Spizzichino all’epoca aveva 17 anni. È morta nella notte tra il 12 e il 13 dicembre all’età di 90 anni. Se il capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale, Erich Priebke, fu estradato in Italia dall’Argentina nel 1995 e condannato all’ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il merito è proprio di Giulia Spizzichino. Nel 1994 volò fino in Argentina, a San Carlos de Bariloche, per richiederne l’estradizione per crimini contro l’umanità e ha partecipato a tutti i processi del criminale nazista.

Nominata Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano, nel 2013 ha raccontato la sua vita nel libro “La farfalla impazzita, dalle Fosse Ardeatine al processo Priebke” curato da Roberto Riccardi. «Oggi ho un compito che non mi aspettavo, quello di testimoniare. Devo raccontare ciò che è stato, non può cadere tutto nell’oblio» ha scritto nella sua autobiografia. Testimone della Shoah italiana amava parlare alle scolaresche, lei che fu cacciata dalla scuola a undici anni per le leggi razziali. L’ultimo incontro risale allo scorso 26 ottobre con gli studenti della scuola media “Di Consiglio”, in zona Casette Rosse, istituto che porta il nome dei parenti del ramo materno trucidati alle Fosse Ardeatine.

«Una perdita dolorosa per la Comunità Ebraica di Roma – ha affermato la presidente Ruth Dureghello -. Giulia ci ha insegnato con il suo coraggio e la sua tenacia che non è mai tardi per pretendere giustizia. Ci lascia un’altra testimone della memoria. A noi spetta il compito di non dimenticare e ricordare alle nuove generazioni il suo esempio positivo». Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è detto «profondamente addolorato per la scomparsa di Giulia Spizzichino, donna coraggiosa che con la sua preziosa testimonianza permise l’estradizione e la condanna del capitano delle SS Erich Priebke. Giulia, come tutti quelli che hanno vissuto sulla loro pelle l’orrore della Shoah, rappresenta parte della memoria storica del nostro Paese. Il compito delle istituzioni è quello di impegnarsi costantemente per formare una nuova generazione di testimoni capaci di guardare al futuro con la consapevolezza di quello che è stato».

Il sindaco di Roma Virginia Raggi affida il suo pensiero ad un tweet: «Roma dice addio a Giulia Spizzichino, donna coraggiosa che si è battuta in nome della giustizia». Anche l’assessore alla Crescita culturale di Roma Capitale con delega alla Memoria, Luca Bergamo, sottolinea che Roma Capitale «si stringe attorno al dolore della famiglia di Giulia Spizzichino e della Comunità ebraica di Roma con la certezza che la sua tenacia continuerà a guidare il nostro impegno insieme ai ragazzi e alle ragazze che, con il sostegno delle istituzioni, devono continuare a preservare la memoria e diventare i “testimoni dei testimoni” per permettere a tutti di non dimenticare».

Cordoglio è stato espresso anche da Lidia Borzì, presidente delle Acli Roma e provincia. «Oggi la nostra città ha perso una donna straordinaria che con semplicità e grande energia ha saputo testimoniare e combattere gli orrori della Shoah. Con il passare degli anni e con la progressiva scomparsa di tanti uomini e donne sopravvissuti alla follia nazista è sempre più attuale e necessario tramandare la loro memoria e i loro insegnamenti alle giovani generazioni partendo soprattutto dalle scuole e dalle associazioni. Proprio per questo è nostra intenzione, come Acli Roma, invitare i rappresentanti della Comunità ebraica, in prossimità della Giornata della memoria che si terrà il 27 gennaio, per un incontro con i volontari, i ragazzi e le ragazze del servizio civile affinché conoscano da vicino il valore della democrazia, uno dei valori fondativi della nostra associazione e per non dimenticare».

14 dicembre 2016