Acs, Nigeria: «Invocate il rilascio di Leah Sharibu»

A chiederlo è il pastore Gideon Para-Mallam, presidente della Para-Mallam Peace Foundation. La ragazza rapita da Boko Haram il 19 febbraio 2018, all’età di 14 anni

Aveva solo 14 anni Leah Sharibu quando venne rapita dagli estremisti islamici dell’Iswap (Islamic state in west Africa province), una fazione riconducibile al gruppo terroristico Boko Haram, esattamente tre anni fa, il 19 febbraio 2018. Da allora il missionario protestante Gideon Para-Mallam, presidente della Para-Mallam Peace Foundation, è costantemente in contatto con la famiglia della ragazza e alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) domanda: «Perché il mondo resta inerte e guarda mentre lei rimane ingiustamente prigioniera? Abbattete il muro del silenzio e invocate il rilascio di Leah Sharibu!».

Secondo le informazioni attualmente disponibili, la ragazza – che «ha passato tra le mani dei rapitori il suo 17° compleanno, il 17 maggio 2020», ricorda il pastore – sarebbe ancora viva. «Leah è stata vista dalla madre Rebecca a fine gennaio 2018» in una scuola «a Dapchi, Stato di Yobe, Nel Nord Est», ricorda il missionario. «Lo Stato di Yobe è ritenuto il luogo di formazione di Boko Haram e ora, insieme allo Stato di Borno, un epicentro delle sue operazioni». Tuttavia, dal 19 febbraio 2018, quando l’Iswap ha invaso la scuola e sequestrato 110 ragazze insieme a Leah Sharibu, «quest’ultima non è stata più vista da alcuno dei suoi parenti. Un mese dopo, quando tutte le 110 ragazze sono state liberate» – prosegue ancora Para-Mallam – Leah è stata trattenuta perché ha rifiutato di rinunciare alla sua fede in Cristo». A fine ottobre 2018 poi i rapitori hanno comunicato che Leah e altre come Alice Ngaddah, operatrice umanitaria Unicef, sarebbero state schiave a vita e, di conseguenza, sarebbero diventate le mogli di alcuni loro comandanti.

Riguardo alla presunta conversione di Leah all’Islam, il missionario aggiunge ancora: «Un testimone oculare mi ha confermato questa voce ma io ho posto una semplice domanda: questa sarebbe una conversione volontaria o forzata? Conversioni coatte all’Islam durante il sequestro dovrebbero essere considerate alla stregua di conversioni volontarie? Non dimentichiamo che Leah è stata trattenuta perché alla tenera età di 14 anni ha deciso di restare fedele alla sua fede cristiana». Con lei, Para-Mallam ricorda anche gli altri prigionieri ignorati dal mondo. «Prego per Leah e altri come Alice Ngaddah, Grace Tuka, Lillian Daniel Gyang, il pastore Lawrence Zongo e altre due donne, tutti cristiani e tutti prigionieri sconosciuti», aggiunge.

Da ultimo, l’appello ai benefattori e amici di Acs: «Sostenete concretamente la famiglia di Leah come potete. Esigete dal vostro governo che usi il suo potere e i canali diplomatici per portare la questione all’attenzione del nostro presidente e delle altre strutture di potere rilevanti in Nigeria affinché agiscano per liberare Leah e gli altri sequestrati. Per quanto tempo un governo può essere così impotente e incapace?». Non si tratta infatti di casi isolati. «Ricordate che oltre a Leah – aggiunge ancora il missionario – alcune delle ragazze di Chibok sono ancora disperse. Tristemente, altre 27 alunne sono state sequestrate due giorni fa « Kagara, nello Stato del Niger, in Nigeria. Mi sembra che ci siano troppe aree non governate in Nigeria, la nostra sicurezza di conseguenza è compromessa», conclude.

19 febbraio 2021