Acs: garantire Pasqua sicura nelle nazioni minacciate dall’estremismo islamista

L’appello della fondazione dopo l’attentato della Domenica delle Palme in Indonesia. La condanna della Conferenza episcopale locale e l’invito a «restare calmi e vigili»

Secondo il capo della polizia indonesiana, il generale Listyo Sigit Prabowo, appartenevano al network Jamaah Ansharut Daulah (JAD), affiliato all’Isis e a un gruppo terroristico protagonista di attentati suicidi nell’isola filippina di Jolo nel 2018, i due attentatori suicidi che ieri, 28 marzo, Domenica delle Palme, hanno attaccato la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù di Makassar, nella provincia indonesiana del Sud Sulawesi. A darne notizia è la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre. Il JAD, riferiscono, è accusato di diversi attacchi nel Paese, compresi attentati ai danni di chiese. Il bilancio dell’attentato: almeno 20 feriti, oltre al decesso dei due kamikaze.

Dall’arcidiocesi di Makassar è arrivato l’invito a sacerdoti e fedeli a «restare calmi e vigili», affidando il caso alle forze di polizia «conformemente alla normativa vigente», e a reagire con la preghiera. Per la Commissione per gli affari ecumenici e interreligiosi della Conferenza episcopale dell’Indonesia, «l’attacco suicida non è causa di preoccupazione per i soli cattolici bensì motivo preoccupazione per l’intera nazione e per lo Stato indonesiano. Condanniamo fermamente l’attentato suicida che disonora la dignità umana, distrugge i valori dell’umanità e si aggiunge alla lunga lista di eventi terroristici nella nazione che amiamo», si legge in una dichiarazione a firma del vescovo di Tanjungkarang (Lampung) Yohannes Harun Yuwono. Di qui l’appello alla calma rivolto «a tutti i cattolici e all’intera popolazione». Piuttosto «siate vigili. Nessuno di noi dovrebbe pubblicare immagini o video dell’incidente» perché questo potrebbe contribuire a diffondere il timore. «Siamo fermamente convinti che il governo, le forze armate indonesiane e la polizia nazionale siano in grado di affrontare compiutamente il caso e creare un contesto pacifico e rassicurante per la società indonesiana, in particolare per la popolazione di Makassar. Ci auguriamo – si legge ancora nella nota della Commissione – che l’attentato non danneggi o indebolisca le relazioni fra i fedeli finora intensamente costruite, curate e sviluppate».

Nelle parole del direttore di Acs Italia Alessandro Monteduro, «il calendario del terrore continua ad affiancarsi a quello liturgico. Ci auguriamo che le forze di polizia delle nazioni in cui sono attive queste formazioni estremiste islamiste rafforzino le misure di sicurezza per garantire ai fedeli una partecipazione serena alle celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua», conclude.

29 marzo 2021