Acli Roma, torna il concorso “Il presepe che serve”

Dall’8 dicembre la II edizione dell’iniziativa, sul tema “Per accogliere la speranza”. L’invito a raccontare in un breve video il presepe allestito in famiglia

È dedicata al tema “Per accogliere la speranza” la seconda edizione del concorso “Il presepe che serve”, promosso dalle Acli provinciali di Roma, in collaborazione con la FAP ACLI di Roma, il CTA di Roma e il Circolo ACLI Padre G. Molinari di Cecchina. Un concorso video, a premi, pensato per «promuovere e condividere quel tesoro di valori racchiuso nella rappresentazione della Natività, che adesso più che mai c’è bisogno di custodire, vivere e trasmettere, per non perdere la speranza anche in questo momento di forte fragilità causato dal protrarsi dell’emergenza Covid», spiegano gli organizzatori.

A partire dall’8 dicembre – giornata in cui tradizionalmente le famiglie allestiscono il presepe -, i partecipanti sono invitati a raccontare in un breve video, della durata massima di un minuto, il presepe realizzato in famiglia, pubblicandolo sulla pagina Facebook @presepecheserve, sul proprio profilo Instagram con gli hashtag #acliroma e #presepecheserve oppure inviandolo alla mail comunicazione@acliroma.it. La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta a tutte le persone, senza limiti d’età, residenti e domiciliate nel territorio di Roma e provincia. Possono partecipare persone fisiche, enti, associazioni, scuole, parrocchie o aziende, che gareggeranno in due categorie differenti: singoli e gruppi.  Il regolamento completo è consultabile sul sito acliroma.it. La scadenza per l’invio dei video è fissata per il 6 gennaio 2022. È previsto un premio per i primi tre classificati in entrambe le categorie.

«Fare il presepe – commenta la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì – è scuola di amore e di bellezza. Ogni Natale è bellissimo immergersi nei suoi dettagli e sentirsi dei piccoli sceneggiatori, chiamati a rappresentare la nascita di Gesù Bambino. Quest’anno – aggiunge Borzì – abbiamo scelto come parola chiave di questo contest la “speranza”, proprio per rispondere all’appello del Santo Padre che in occasione della V Giornata mondiale dei poveri ci ha chiesto di essere instancabili costruttori di speranza. Vogliamo che il presepe sia un’occasione per riunire le famiglie, per farle stringere ancora di più affinché questo possa essere davvero un Natale di rinascita», conclude.

7 dicembre 2021